Un utile netto di 25,1 milioni, in crescita del 15,7% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre ricavi sono arrivati a quota 83,9 milioni (+5,1%). E’ quanto emerge dai conti trimestrali di Inwit, la società delle torri controllata da Telecom Italia. Il margine operativo lordo è pari a 41,7 milioni, contro i 36,2 milioni nel terzo trimestre dell’anno scorso, con un margine sui ricavi del 49,7% “che riflette l’incremento dei tenant – spiega la società in una nota – presenti sul parco siti e la riduzione dei costi di locazione degli spazi: la crescita dell’Ebitda è di circa 6 milioni, pari al 15,2%, e si dimostra superiore alle previsioni di crescita comunicate al mercato”. L’indebitamento finanziario netto a fine trimestre è pari a 60,9 milioni, in diminuzione rispetto al 30 giugno 2016 di 21,4 milioni.
Inwit inoltre conferma l’accelerazione degli investimenti nel triennio 2016/2018 prospettata nel trimestre precedente: il piano di costruzione di “oltre 500 nuovi siti, in gran parte sostenuto da richieste già pervenute, si dimostra in buono stato di avanzamento – continua la nota – Prosegue inoltre il piano di sviluppo delle microcoperture cellulari ed è stata avviata la realizzazione delle prime connessioni in fibra. I risultati conseguiti e il piano di investimenti adottato consentono di confermare la previsione di una crescita del margine operativo lordo (Ebitda) ‘low teens’ nell’arco di piano 2015-2018”.
“I risultati del trimestre sono positivi – aggiunge Oscar Cicchetti, amministratore delegato di Inwit – e confermano la solidità del nostro piano di crescita. Avevamo indicato l’obiettivo di una crescita dell’Ebitda nell’ordine del 10% che abbiamo puntualmente conseguito e superato per il secondo trimestre consecutivo. I ricavi e il numero di clienti ospiti sulle nostre torri sono in costante crescita confermando l’assoluto interesse del mercato verso la qualità dei nostri impianti”.
Secondo Inwit il mercato delle infrastrutture per radiomobili è interessato da un processo di trasformazione che sta portando gli operatori mobili a richiedere un numero sempre maggiore di celle e microcelle, per sostenere la crescita di connessioni a banda larga in mobilità e di traffico dati e l’espansione delle coperture 4G. “Tale contesto, favorito dalle strategie messe in campo dagli operatori per la condivisione degli asset, ci consente di continuare a incrementare il business tradizionale e di confermare il piano di accelerazione presentato lo scorso trimestre”, conclude la società.