Per crescere in Europa nel campo della componentistica per smartphone e per l’automotive Smic, società di Shangai, ha deciso di puntare sull’ex stabilimento Micron di Avezzano rilevato ad agosto. Il progetto, si legge sul Sole24ore, è di investire 100 milioni di euro nei prossimi cinque anni, allargando la produzione e mettendo in cantiere 100 nuove assunzioni che andranno ad aggiungersi ai 1.496 lavoratori dell’azienda.
Le nuove prospettive per lo stabilimento sono emerse ieri dall’incontro al Mise tra i rappresentanti di Smic, i manager locali e quelli di LFoundry, che tre anni fa avevano rilevato il sito produttivo da Micron, e i sindacati. Il piano industriale 2017-2021 sarà ora oggetto di un nuovo incontro in cui sarà messo nero su bianco e siglato l‘accordo con i sindacati. Nello specifico, 50 milioni dei nuovi investimenti saranno destinati ai macchinari, 15 al cogeneratore, 9 all’acquisto di licenze, 5 per i sistemi informativi.
Smic è tra i principali player cinesi nel campo della microelettronica, e ad agosto aveva rilevato il 70% della società per 49 milioni di euro, rilevandoli da una cordata a cui partecipavano il management locale tramite Marsica Innovation technology e dai tedeschi di LFoundry.
Di “occasione importante per allargare il business di un’azienda storica strategica per tutto il territorio abruzzese” parla Roberta Turi, segretario nazionale di Fiom, mentre Luca Colonna, segretario nazionale di Uilm, punta l’attenzione su uno “scenario finalmente ribaltato rispetto alle incertezze di tre anni fa, quando la notizia che passava era l’addio di una multinazionale americana”. L’operazione, secondo AntonelloTancredi di Fim Abruzzo “porta con sé sviluppo e occupazione, mettendo a frutto le competenze di un sito con una storia importante in questo settore”.