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Mobile working più appetibile dell’auto aziendale, ma il budget è un freno

Secondo una ricerca BT il 67% degli impiegati considera il lavoro in mobilità essenziale. Il 75% dei costi dei device è a carico delle aziende: servono soluzioni più convenienti che non limitino l’adozione del modello

Pubblicato il 10 Nov 2016

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Il mobile working è più importante dell’auto aziendale. A rilevarlo una recente ricerca condotta da BT secondo cui il lavoro in mobilità è centrale per il 67% degli impiegati Uk, motivo per cui la metà di loro porta nella propria borsa tutto ciò di cui ha bisogno per svolgere il proprio lavoro. Tuttavia, nonostante i dipendenti siano desiderosi di disporre di nuovi e flessibili modi di lavorare, le organizzazioni sono ancora alle prese con tecnologia e limitazioni di budget per poterli accontentare.

La ricerca indipendente ‘The mobile multiplier’, nella quale sono stati intervistati 1.500 impiegati di grandi organizzazioni in Europa, apre una nuova era, dove il mobile working non è più un valore aggiunto, ma un requisito di base. I risultati mostrano che i lavoratori sono pronti a lasciare l’ufficio ‘statico’: gli impiegati di oggi pongono il lavoro flessibile in cima alla lista dei benefit, con addirittura il 76 per cento che lo mette in una delle prime tre posizioni.

Tuttavia, comunicare in modo efficace con i colleghi è ancora un problema. I dipendenti hanno riferito che spesso perdono tempo cercando di entrare in contatto con le persone quando lavorano da remoto, fatto che ritarda le decisioni (secondo il 54 per cento), e hanno difficoltà ad accedere a documenti e file (43%).

C’è pertanto la necessità di strumenti tecnologici migliori, con i due terzi degli impiegati che sostengono che una migliore comunicazione aiuterebbe davvero la loro organizzazione ad avere successo. In particolare, i lavoratori vorrebbero poter utilizzare con i loro smartphone nuove funzionalità, tra cui la condivisione dello schermo (69%), instant messaging (62%) e videoconferenza (48%).

“Le aziende si dicono disposte ad assecondare la richiesta dei dipendenti verso un modo più flessibile di lavorare, ma la realtà è ancora lontana dall’ambizione. Spesso la tecnologia installata non è in linea con le aspettative e ciò causa ritardi e frustrazione – afferma Andrew Small, Vice President Unified Communications, Mobile e Contact Center Portfolio di BT – E’ importante per le aziende rendere il proprio business a prova di futuro, investendo nella mobile collaboration per supportare un modello di lavoro flessibile. Migliore è l’experience che i dipendenti hanno del lavoro in mobilità, maggiori saranno i benefici per le loro organizzazioni”.

La ricerca ha anche rivelato che i budget sono una grande preoccupazione. A carico delle aziende è circa il 75% dei costi dei device mobili di lavoro dei loro dipendenti, i quali sono consapevoli delle restrizioni che questo impone nel loro uso. Ad esempio, un quinto degli impiegati afferma di esaurire spesso i dati mobili, mentre il 37% dice di non usare molto i propri device mobili all’estero, a causa delle tariffe di roaming.

Aggiunge Small: “Mentre il contenimento del budget continua ad essere una delle principali priorità, limitare l’utilizzo del mobile può essere un falso risparmio se in ultima analisi impedisce agli impiegati di essere più produttivi. BT vuole offrire alle aziende la possibilità di gestire l’aumento dei costi di roaming dati legato al lavoro in mobilità, in particolare a livello internazionale. “

Per affrontare questi problemi, BT annuncerà il lancio di BT One Mobile Anywhere e BT One Cloud Mobile, che supportano la collaborazione e la riduzione dei costi all’interno di un modello di mobile working.

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