Il successo dei due smartphone di punta di Samsung, il Wave e il
Galaxy S, non arriva senza qualche controindicazione: il produttore
sud-coreano è in affanno e non riesce a tenere testa alla domanda,
secondo quanto riporta il quotidiano francese Les Echos.
Vinta dunque la scommessa sul piano del design e del software
(Samsung ha puntato su una piattaforma proprietaria, Bada), anche
grazie ai milioni di euro spesi in marketing, resta il problema di
sfornare le unità necessarie a soddisfare il mercato: in Francia
Wave e Galaxy S hanno venduto già 500.000 pezzi (dal primo lancio
a giugno) e sono i due smartphone leader di vendite nel Paese.
Ma, denuncia Les Echos, gli scaffali dei negozi di cellulari
cominciano a svuotarsi e gli operatori propongono modelli
alternativi del produttore sud-coreano, come il Galaxy Naos,
nell’attesa che arrivi sul mercato a novembre il Wave 723, il
nuovo smartphone Samsung di fascia media, sempre con sistema Bada.
Avrà dimensioni mini e schermo Tft, anziché con la tecnologia
Super Amoled offerta dagli altri telefoni Samsung.
E’ proprio questo super schermo, che ha sedotto gli utenti con la
sua luminosità e i consumi bassissimi, a mandare in tilt la
produzione della casa sud-coreana e solo l’apertura di una nuova
fabbrica nel Paese asiatico a metà 2011 permetterà a Samsung di
rimettersi al passo con il boom della domanda. E intanto Les Echos
nota: “Il gruppo sud-coreano ha senz’altro fatto il passo più
lungo della gamba quando ha promesso il Galaxy S a 125 operatori di
90 Paesi entro la fine dell’anno”.