Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo per la competitività e la trasformazione delle imprese nell’ambito dell’industria 4.0 e gli sviluppi del digitale. L’intesa mette a disposizione in tre anni un plafond di 90 miliardi di euro. L’accordo punta a finanziare la crescita del business valorizzando il patrimonio delle imprese attraverso un nuovo modello di relazione basato sui fattori qualitativi legati al credito.
L’intesa favorisce anche l’alternanza scuola-lavoro con l’obiettivo di far diventare l’azienda il luogo in cui lo studente consolidi e arricchisca le conoscenze apprese. Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha affermato: “Lo sviluppo delle imprese e la loro crescita dimensionale e finanziaria sono una tappa obbligata per la ripresa economica del paese. L’industria del futuro richiede dimensioni adeguate, per le quali servono anche buon credito e nuova finanza. L’accordo che Confindustria, Piccola Industria e Intesa Sanpaolo, rinnovano oggi è una collaborazione storica, nata nel 2009 e rafforzatasi nel tempo”.
Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo ha rilevato che “Il sistema imprenditoriale italiano dopo aver dimostrato di avere la forza necessaria per superare la crisi deve oggi sostenere le sfide della quarta rivoluzione industriale che rappresenta una grande opportunità. Azioni che richiedono investimenti sia finanziari che nel capitale umano. Da inizio anno a fine settembre abbiamo fornito alle imprese italiane 20 miliardi di credito a medio e lungo termine. Un dato in crescita di circa il 10 % sul 2015 e del 60% circa sul 2014”.