GIGABIT SOCIETY

La sfida di Elon Musk: 4mila satelliti per connettere la Terra a Internet

Il piano di SpaceX presentato alla Federal Communications Commission degli Usa prevede il lancio di un numero di unità triplo rispetto a quello ora in orbita. Obiettivo: garantire una velocità di 1 Gigabit al secondo per utente. Investimento complessivo da 10 miliardi, anche Google tra i finanziatori

Pubblicato il 17 Nov 2016

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Quattromila satelliti per connettere ad alta velocità tutto il mondo. Il fondatore di Tesla, Elon Musk, non è nuovo a sfide ambiziose. Dopo aver scommesso con decisione sulla mobilità elettrica, ora è la volta della Rete. SpaceX, l’azienda aerospaziale fondata dallo stesso Musk, ha infatti delineato un piano di lancio in orbita di satelliti per portare la connessione in tutto il globo.

La compagnia ha chiesto al governo Usa l’autorizzazione a creare una rete di 4.425 satelliti, il triplo di quelli che attualmente orbitano intorno alla Terra. Il progetto era stato svelato a inizio 2015, preventivando costi complessivi per 10 miliardi di dollari, ed è stato da poco illustrato alla Federal Communications Commission statunitense. Stando al documento inviato all’authority Usa, i satelliti dovrebbero pesare 386 chilogrammi e orbitare a un’altitudine di circa 1.200 chilometri.

In una prima fase, di cui non sono noti i tempi, il lancio riguarderebbe circa 800 satelliti. Il sistema, si legge, “è progettato per fornire una vasta gamma di servizi di comunicazione per utenti residenziali, commerciali, istituzionali, governativi e professionali in tutto il mondo”. L’obiettivo è fornire connessioni dalla velocità di 1 Gigabit al secondo per utente, in nome della Gigabit society tanto cara all’Unione europea. Tra gli investitori figurano Google e Fidelity, che insieme hanno contribuito per un miliardo.

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