Una gamma di prodotti per semplificare la complessità nei data
center, sulle reti e nella intera struttura di concatenazione
dell’informatica nelle organizzazioni. Come? Sostanzialmente
integrando funzionalità nei router e a bordo delle reti, passando
anche per la virtualizzazione dei desktop. E’ questa una delle
chiavi di lettura degli annunci fatti da Cisco questa mattina a
Milano.
“Quello che ci proponiamo con questi annunci – spiega Roberto
Mircoli, head of technology architecture Med di Cisco – è
imprimere velocizzazione e efficacia alle soluzioni finali, da un
lato agendo sulla leva dei costi, dall’altra sulla fornitura di
elevati livelli di servizio. Insomma le reti devono garantire una
esperienza senza compromessi e i colli di bottiglia devono essere
completamente rimossi”. Un concetto che può essere espresso
anche in un altro modo: bilanciare le priorità del business, che
vuol dire fare innovazione per raggiungere una eccellenza
operativa. In passato questi due concetti erano spesso separati.
Non più o l’uno o l’altro ma entrambi contemporaneamente. Non
attraverso un nuovo framework ma tramite una evoluzione di
strutture architetturali già esistenti.
Un esempio è il nuovo servizio di rete Application Velocity,
elemento portante dell’architettura Cisco Borderless Network.
“Le aziende – chiosa Isabelle Poncet, Borderless Architecture
marketing manager – distribuiscono le applicazioni ad un numero
sempre maggiore di dispositivi mobile intelligenti che risiedono in
luoghi diversi e proprio per questo motivo hanno l’esigenza di
riunire i data center, le reti e gli endpoint in un sistema
integrato che sia in grado di fornire dati multimediali ad alta
qualità senza dover rinunciare alle prestazioni. Application
Velocity permette esattamente tutto ciò. In questo modo i
dipartimenti It delle aziende sono in grado di soddisfare gli Sla
(service-level agreements) nell’implementazione di servizi cloud
innovativi e nuove tecnologie come ad esempio i desktop virtuali o
il consolidamento dei data center”. Un componete importante di
questa soluzione è Waas Espress, in grado di raddoppiare la
disponibilità di banda trasmissiva e quindi migliorare le
prestazioni delle applicazioni, con una riduzione nei costi. È
integrato all’interno dei router anche di fascia bassa,
risultando pertanto molto adatto alle Pmi.
Nel nuovo portafoglio Borderless Network fanno il loro ingresso
“pezzi” importanti come l’Asa 5585-X, definito da Poncet come
il “firewall più potente esistente sul mercato, in grado di
350mila connessioni al secondo, il doppio di quello che fanno gli
altri prodotti”, e l’Aironet 1040, un access point per aziende
che hanno budget limitati per la mobilità, alle quali offre
prestazioni sei volte superiori a quelle dei prodotti precedenti.
Un altro pezzo forte è il Catalyst 4500E, lo switch modulare
maggiormente diffuso nel mondo che fornisce 848 Gbps di larghezza
di banda, prestazioni senza precedenti, sempre per citare
Poncet.
“In conclusione – sintetizza Mircoli – questa sventagliata di
prodotti e servizi è parte di quella che noi chiamiamo ‘The
Power of Partecipation’, ovvero la visione di Cisco per le
aziende che coniuga Borderless Network, Data center virtualizzato e
Collaboration. Un insieme di architetture e servizi con cui erogare
una esperienza degli utenti agile e efficiente, in ambienti aperti
e controllati”.