La spesa IT delle aziende di tutto il mondo crescerà del 3,1%
l’anno prossimo, per un valore di 2.500 miliardi di dollari,
secondo l’ultimo studio di Gartner. Nel 2010, la spesa IT
mondiale a livello corporate raggiungerà un valore di 2.400
miliardi di dollari, con un incremento del 2,4% sul 2009, ma la
società di analisi avverte che i prossimi cinque anni
rappresenteranno “un periodo di crescita timida, e in alcuni casi
di stagnazione. Gli investimenti IT corporate raggiungeranno solo
2.800 miliardi di dollari nel 2014”.
“Diverse importanti industrie verticali, come la manifattura e i
servizi finanziari, non vedranno tornare i loro budget per l’IT
ai livelli precedenti il 2008 fino al 2012 o al 2013”, ha
affermato Peter Sondergaard, senior vice president di Gartner e
direttore globale della ricerca, che ha presentato i dati in
occasione del Gartner Symposium/ITxpo, a Orlando, Florida. ”Le
economie emergenti continuano ad essere la locomotiva della spesa
ItT aziendale, quasi sempre superando le economie cosiddette
sviluppate”.
Ciò non toglie, ha aggiunto Sondergaard, che la spesa IT
continuerà a trasformare le aziende e a creare nuove industrie. Ma
c'è di più: l'IT contribuirà a far crescere l’economia
mondiale. “La trasformazione nella spesa IT accelererà il
cambiamento nelle singole aziende”, ha sottolineato il vice
president Gartner. “Ci stiamo dirigendo verso una società
dell’intelligenza guidata dall’IT, e dai consumatori, dove il
maggiore accesso a un sempre più grande universo di dati ci dà
l’opportunità di prendere decisioni migliori e anche più
intelligenti”.
Secondo Gartner, un migliore accesso all’It e alle competenze del
settore può, direttamente o indirettamente, aumentare il benessere
individuale e la produttività nazionale. “I prossimi venti anni
saranno costruiti sull’intelligenza che si ricava dalle
informazioni”, ha sottolineato Sondergaard. “L’informazione
sarà il ‘petrolio del 21mo secolo’, la risorsa che farà
girare le nostre economie in modi impensabili nel passato”.
Quattro, in particolare, secondo la società di ricerche, i grandi
trend da tenere d’occhio che supporteranno il cambiamento
nell’It e nell’economia nei prossimi dieci anni: cloud;
l’impatto nelle aziende del social computing; il Context aware
computing e la strategia pattern-based.
“Il cloud computing trasformerà l’industria It perché
altererà il modello finanziario con cui viene fornita la
tecnologia, e cambierà radicalmente alcune industrie verticali:
l’impatto di Internet sulla musica sembrerà niente al
confronto”, secondo Sondergaard.
Quanto all’impatto sulle imprese del social computing, non si
tratta solo di piattaforme come Facebook o Twitter: la vera
rivoluzione accadrà man mano che la cultura e i comportamenti
“sociali” pervaderanno l’organizzazione aziendale e
romperanno i confini tra attività personali e professionali.
Il terzo grande trend è il Context aware computing: la
proliferazione e la disponibilità di tecnologie wireless e di
device super intelligenti come notebook, tablet e smartphone a
livello consumer “permettono la creazione di software e servizi
che mescolano dati, testo, grafici, audio e video con il contesto,
ovvero localizzazione, lingua, gusti e desideri dell’utente”,
ha spiegato Sondergaard.
Quanto alla strategia pattern-based, fornisce delle linee guida per
trovare schemi di comportamento fissi (pattern) usando fonti di
informazione tradizionali e non e adattarsi di conseguenza; la
strategia trae forza da tecnologie basate sul pattern come
l'analisi dei social network e gli strumenti di analisi
predittiva.