APPELLO A MONTI

Jovane: “Un’Agenda dedicata per la Internet economy”

Trasformare l’Ict in leva per lo sviluppo. Nella nostra inchiesta abbiamo chiesto a 16 manager quali sono le priorità che il governo Monti dovrebbe portare avanti. La parola all’ad di Microsoft Italia

Pubblicato il 20 Dic 2011

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Le tre iniziative prioritarie che il governo Monti dovrebbe prendere perché l’Italia possa approfittare della leva Ict:
1. Favorire lo sviluppo di una vera e propria economia del digitale in Italia.
Crediamo infatti sia necessario includere nelle politiche pubbliche per l’innovazione del nostro Paese lo sviluppo di un’economia basata su internet e sulle tecnologie digitali, da una parte sviluppando un’Agenda dedicata, che sostenga la nascita di una nuova imprenditoria giovanile in ottica “web 2.0”, dall’altra disegnando ex novo tutti i processi decisionali nella PA a partire dal digitale (“digital by design”), come fondamento su cui costruire servizi pubblici all’altezza delle aspettative dei “nativi digitali” ed in grado di facilitare il rapporto con il mercato. In breve, pensiamo sia scorretto prevedere un’iniezione di nuova tecnologia all’interno di processi vecchi e che occorra al contrario partire da questi ultimi per trasformarli completamente, in direzione di una maggiore efficienza.
2. Promuovere l’uso delle tecnologie digitali nelle aziende e nella Pubblica Amministrazione.
L’utilizzo di Internet e delle applicazioni informatiche aumenta la produttività e la soddisfazione delle persone, consente un utilizzo efficiente delle competenze interne, aumenta la trasparenza , facilita il lavoro in team e i progetti in partenariato. In particolare, il cloud computing velocizza l’ingresso sul mercato delle piccole imprese e permette anche alle amministrazioni più piccole di accedere a servizi informatici completi in tempi rapidi, concentrandosi al contempo sui propri obiettivi principali.
3. Proteggere lo sviluppo e la libera concorrenza.

La creazione di un “ambiente” di forte legalità nella difesa della proprietà intellettuale, contro la pirateria e le contraffazioni incrementa lo sviluppo di nuove idee e la loro libera commercializzazione. La Pubblica Amministrazione in questo contesto può svolgere un ruolo attivo adottando politiche di acquisto del software e delle tecnologie neutrali e guidate dalla logica del mercato, stimolando una concorrenza nell’offerta che permetta di avere dei servizi ad alto valore aggiunto e a costi minori per i contribuenti.

L’Ict è una delle chiavi vincenti per la crescita dell’Italia. È necessario rafforzare l’infrastruttura Ict del Paese, anche e soprattutto nelle zone più disagiate (geograficamente o socialmente) attraverso interventi mirati che permettano, prioritariamente, la fornitura delle migliori tecnologie ad ospedali, scuole, biblioteche, musei. Settori come la Sanità e l’Istruzione, in particolare, possono trarre un reale e concreto beneficio dall’utilizzo di soluzioni informatiche e dalla razionalizzazione dei processi interni. Le strutture sanitarie potranno infatti adottare un approccio incentrato sul paziente controllando i costi e migliorando la qualità del servizio. Per quanto concerne la didattica, invece, in un contesto in cui è necessario che la scuola si avvicini alle nuove generazioni digitali, con strumenti e metodi adatti alla società dell’informazione, investire in IT per migliorare la qualità dell’istruzione diviene ora cruciale per facilitare l’occupazione giovanile.

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