Italia Sicur@. Si chiama così il progetto varato dal Consiglio
Nazionale degli Ingegneri (Cni) e dalla Fondazione Ugo Bordoni
(Fub) col patrocino del ministero per la Pubblica Amministrazione e
l’Innovazione, al fine di monitorare e intervenire efficacemente
sui livelli di sicurezza informatica della Pubblica
amministrazione, con particolare riferimento alle amministrazioni
locali.
La crescente utilizzazione delle tecnologie Ict nei processi
interni della Pubblica amministrazione e nei servizi da essa
offerti ai cittadini richiede, nella maggior parte dei casi, la
sicurezza del trattamento dei dati. A tal fine non è sufficiente
definire i protocolli e i requisiti a livello applicativo (a
esempio nel caso della firma digitale, della posta elettronica
certificata o dei servizi sanitari on-line), poiché le protezioni
previste potrebbero essere aggirate se il software è vulnerabile e
se i soggetti che gestiscono tali sistemi non posseggono tutte le
conoscenze necessarie per utilizzare in sicurezza processi e
servizi innovativi.
Per ridurre significativamente i rischi di violazione dei sistemi
Ict e non compromettere dati e servizi (che in certi casi, come ad
esempio in ambito sanitario, presentano forti requisiti di
protezione) verrà pianificato un intervento formativo capillare e
coordinato che consenta di coinvolgere le amministrazioni
pubbliche, migliorare l’aspetto gestionale del settore e sanare i
sistemi Ict più critici. Gli obiettivi, inoltre, sono la
diffusione delle best practices e l’implementazione delle
competenze tecniche in tema di sicurezza informatica all’interno
della Pubblica Amministrazione, anche al fine di garantire ai
cittadini la tutela dei propri dati personali.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri metterà a disposizione gli
iscritti all’Albo Professionale nel Settore “Ingegneria
dell’Informazione”, professionisti con elevate conoscenze e
competenze e soggetti al codice deontologico, presenti in tutto il
territorio nazionale.