Il software sbarca in sala parto. Stop ai rischi al Sacco di Milano

Gravidanza sicura grazie ad un sistema di controllo che limita al minimo i pericoli. La tecnologia detta tempi e regole per non incorrere in errori

Pubblicato il 29 Ott 2010

Il Grande Fratello sbarca in sala operatoria. Non quello della tv,
ma quello del romanzo di Orwell: una specie di occhio costantemente
vigile, che controlla tutto e tutti e sa sempre cosa fare in ogni
momento. A inventare questo programma è stato l'ospedale Sacco
di Milano, che l'ha disegnato con l'idea di ridurre il più
possibile i rischi della gravidanza.

Si tratta di un vero e proprio software che la struttura ha
realizzato con l'aiuto del Politecnico di Milano:
all'interno del programma (che segue le linee guida
internazionali delle Società di ostetricia e ginecologia) i medici
inseriscono i risultati degli esami con i quali monitorano
costantemente sia la donna che il bambino; al minimo segnale di
allarme il computer avverte i sanitari e li indirizza verso la
soluzione più indicata.

Quello che fa il programma, però, non è prendere decisioni, che
spettano solo ai medici: semplicemente gestisce al meglio le
risorse e le coordina, in modo da ottimizzare il personale e gli
strumenti clinici a disposizione. Per fare un esempio, il programma
sarebbe molto utile in una situazione in cui ci siano sei parti
contemporaneamente, e solo quattro sale parto o anestesisti a
disposizione: grazie ai dati costantemente aggiornati nel software,
il computer è in grado di sapere quale donna ha bisogno di più
assistenza o è più a rischio delle altre, e può far concentrare
le risorse prima su di lei. In questo modo, il parto diventa ancora
più sicuro.

"Per ora – dice Irene Cetin, direttore dell'Unità di
ginecologia del Sacco e ideatrice del sotware – è sperimentato in
pazienti a basso rischio, in travaglio fisiologico. Viene tutto
registrato, e a posteriori si può ricostruire come il rischio è
stato gestito". "Il software – conclude l'esperta –
permette inoltre una migliore comunicazione tra medici e operatori,
ma anche con la paziente. È chiaro che questo potrebbe essere
fatto anche verbalmente, ma tutto quello che ci aiuta a
razionalizzare è un vantaggio», basti pensare al "passaggio
di consegne" tra medici diversi a un cambio turno. La
sperimentazione del software durerà fino alla prossima estate.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati