Quattro secondi, un intervallo di tempi impercettibile ma decisivo
per chi ha intenzione di fare shopping online. A dirlo una ricerca
di Idc secondo la quale il 70% degli intervistati non è disposto
ad attendere di più per il caricamento della pagina di un sito
web, pena il passaggio a un’altro store online.
Il report evidenzia anche che dal 2009 al 2010 tre naviganti su
dieci dichiarano di aver speso di più sul Web e non solo
utilizzando il pc ma anche gli smartphone: il 10% utilizza infatti
un cellulare intelligente per accedere ai servizi di e-commerce e
il 20% pensa di farlo a breve.
A censire il mercato italiano ci pensa la società d'analisi
Tns secondo cui i naviganti di casa nostra sono più avvezzi a
“sfogliare” le pagine Web che a guardare la Tv: durante il
giorno nove intervistati su dieci accedono a internet e il 57% fa
zapping con il telecomando. A catturare le preferenze sono
soprattutto i social network – 8 persone su 10 sono iscritte a
rete sociali-
L'ecommerce è diventato fulcro di interesse anche delle
aziende hi-tech. Oracle – ricorda il Sole 24Ore – ha investito un
miliardo di dollari per acquistare Atg, una società specializzata
nello sviluppo di software di customer relationship management
(Crm). Obiettivo dell’operazione è quello di accelerare
l'integrazione tra i canali di comunicazione con il pubblico
attraverso internet e cellulari.
eBay ha annunciato che entro l'anno stima un fatturato
derivante dalle transazioni attraverso device mobili di 1,5
miliardi di dollari (+600 milioni di dollari rispetto al 2009). A
trainare gli acquisti sono stati i prodotti Apple (iPod, iPhone e
iPad) Negli Usa infine hanno avuto successo le “apps” che
facilitano le microtransazioni come il borsellino elettronico
Paypal per i pagamenti nei negozi con gli smartphone.