50 milioni di dollari. Tanto ha stanziato Ibm, nell’ambito del
programma Smarter Cities Challenge, per aiutare 100 città in varie
parti del mondo a diventare “intelligenti”. Il team di esperti
di Big Blue fornirà ai Comuni e agli enti locali raccomandazioni
per una crescita sostenibile, una migliore fornitura dei servizi
civici, un maggiore coinvolgimento dei cittadini e una migliore
efficienza operativa.
Tra i temi principe la raccolta, la condivisione e l'analisi
dei dati. La società suggerirà modalità per collegare i processi
e gli obiettivi di diversi settori allo scopo di ridurre i costi e
migliorare la produttività. “Un programma di formazione e
consulenza alle città – fanno sapere da Big Blue – potrebbe essere
più efficace se fosse strettamente coordinato con i servizi
sociali, i trasporti, la gestione degli spazi pubblici la salute
pubblica e la sicurezza”.
Per la trasformazione delle città ci si avvarrà dei risultati
realizzati dal programma Corporate Service Corps che impegna
analisti ed esperti di Ibm a supportare gli enti locali,
associazioni non-profit e piccole imprese alla realizzazione di
progetti volti a favorire lo sviluppo socio-economico locale. I
Corporate Service Corps hanno già operato in città come Ho Chi
Minh City (Vietnam), Rio de Janeiro (Brasile), Chengdu (Cina) e
Katowice (Polonia).
Il valore approssimativo di ogni grant erogato alle singole città
selezionate nell’ambito di Smarter Cities Challenge sarà di
circa 400mila dollari. Ogni team sarà composto da esperti che
contribuiranno al programma condividendo le loro competenze con
enti pubblici, enti privati e con il Terzo Settore.
“Le città sono di importanza vitale per la società e
l’economia – spiega Stanley S. Litow, Ibm vice president di
Corporate Citizenship and Corporate Affairs e President della Ibm
Foundation -. Ma devono affrontare sfide enormi e necessitano
dell'innovazione, della creatività e del know-how tecnico per
affrontare problemi annosi e pianificare il futuro. Siamo
entusiasti all’idea di aiutare gli enti locali ad affrontare le
sfide più impegnative del nostro tempo e a rendere le loro città
ancora più vivibili”.
I comuni saranno scelti tramite un concorso che, tra i vari criteri
di selezione, prenderà in considerazione l’abilità delle città
di esporre tra i due e i quattro problemi potenzialmente
risolvibili. Sarà considerata anche la capacità delle città di
innovazione nel problem solving, l’impegno nell’uso della
tecnologia e nel rendere pubblici i dati.
Le proposte di maggior successo saranno quelle che dimostreranno
come le città siano effettivamente pronte per sfruttare al meglio
le risorse offerte dalla Smarter Cities Challenge, impiegando al
meglio il proprio tempo e i propri talenti nell’ambito del
programma, e che l’iniziativa possa effettivamente migliorare la
capacità delle città di intervenire su questioni chiave. La
partecipazione è aperta ai comuni di tutte le dimensioni, ma le
più adatte al progetto sono quelle con un numero di abitanti
compreso tra i 100mila e i 700mila.