Svolta "tecnologica" per la Corea del Nord. Il regime di
Pyongyang si lancia nel settore della produzione hi-tech, con
l'assemblaggio in serie di telefoni cellulari ''ad alte
prestazioni'' e lo sviluppo di un sistema operativo pensato
per ''i bisogni gli utenti locali''. La notizia è
riportata dal quotidiano "Chosun Sinbo", che fa capo
all'Associazione generale di nordcoreani residenti a Tokyo.
Secondo quanto riferito dal giornale la produzione di cellulari è
affidata alla Checom Technology Joint Venture Company, che ha
istituito una catena di montaggio basata sul processo "flow
manufacturing", un sistema ideato per razionalizzare costi e
tempi di realizzazione limitando le scorte in magazzino.
Gli stabilimenti – sostiene il quotidiano – ''producono
ogni giorno centinaia di telefoni cellulari ad alte prestazioni,
testano nuovi
dispositivi e adattano software alle necessità degli utenti
locali''. Necessità come i servizi di videochiamata, già
disponibili grazie alle ''centinaia di ripetitori''
già installati nel Paese.
Il reportage del Chosun Sinbo segue a ruota i dati trimestrali
pubblicati dall'operatore mobile Orascom, gestore
dell'unica rete 3G in Corea del Nord attraverso la joint
venture Koryolink, secondo cui gli utenti di telefoni cellulari nel
regime di Pyongyang sono quadruplicati durante l'ultimo anno.
Le utenze, con riferimento al mese di settembre 2010, sono passate
a 301.199 dalle 69.261 del 2009, grazie a una crescita trainata
dalla forte domanda della clientela più giovane e tecnologicamente
più preparata, attratta – sostiene l'operatore mobile –
proprio dai servizi di videochiamata.