Apple “cede” alle telco. Sim embedded nell’iPhone solo dal 2012

La levata di scudi degli operatori, che minacciano di sospendere la distribuzione del Melafonino, convince Cupertino a rinviare il progetto

Pubblicato il 19 Nov 2010

Prima l'annuncio poi la marcia indietro. La Apple ha deciso di
rinviare almeno al 2012 il lancio della carta Sim che permetterà
alla casa di Cupertino di vendere direttamente i propri
abbonamenti, facendo concorrenza agli operatori di telefonia
mobile. A riportare la notizia il giornale francese Les Echos. La
Mela si è dunque arresa – anche se parzialmente visto che il
progetto non è stato cancellato ma solo rimandato – di fronte alla
levata di scudi unitaria degli operatori mobili americani ed
europei, con in testa Vodafone, France Telecom e Telefonica,  che
hanno minacciato di non distribuire più iPad e iPhone.

La casa di Cupertino starebbe lavorando con la francese Gemalto,
specialista nelle carte Sim, al fine di scegliere i componenti per
una carta integrata col telefonino che permetta di cambiare
operatore senza cambiare Sim, ma la Gemalto lavorando su questa
carta si metterebbe a sua volta in contrasto con gli operatori di
telefonia mobile che rappresentano il 50% del suo fatturato.
Secondo Les Echos quindi anche Gemalto sarebbe "sotto la
minaccia di uno stop degli ordini da parte degli operatori
europei". Il direttore generale della Gemalto, Olivier Piou,
interpellato in merito ha dichiarato: "Non farò commenti su
queste speculazioni di stampa".

La sim card, insomma, appare come il nuovo terreno di scontro per
operatori e vendor dove in palio c’è il controllo del rapporto
con i clienti. La nuova tecnologia permetterebbe infatti ai
consumatori di comprare i device e attivare il servizio
direttamente dal sito della Apple e poi di aggiornare e modificare
l'abbonamento sempre dal sito Internet della Mela.

E non solo gli operatori non sarebbero più il canale privilegiato
per l’attivazione del servizio: rischiano di perdere più
facilmente clienti a favore dei competitor, perché la sim embedded
può permettere agli utenti di passare agevolmente da un provider
all’altro, come anche di usufruire solo di contratti a breve
termine.

Secondo Robin Bienenstock, analista di Bernstein, se Apple
deciderà di introdurre l’iPhone con la sim embedded metterà in
crisi il tradizionale rapporto tra operatori e clienti. “Una
scelta del genere potrebbe rappresentare il primo passo di un
processo in cui gli operatori mobili cedono il controllo sui
clienti ai vendor di cellulari come Apple e vengono relegati a
semplici fornitori di capacità”. Ma anche Apple rischia: la
stessa Bienenstock stima che le vendite globali dell’iPhone
potrebbero ridursi del 12% se gli operatori chiudono le porte ai
sussidi per il costoso smartphone.

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