Vodafone è pronta a dare l’addio definitivo alle tariffe flat
per l’Internet mobile. Lo ha annunciato Michel Combes, chief
executive officer di Vodafone Europe, in occasione della conferenza
DigiWorld Summit di Idate: l’operatore mobile britannico, numero
uno al mondo per giro d’affari, si appresta a estendere a tutti i
Paesi in cui è attivo la tariffazione differenziata per volume di
dati e, in alcuni casi, anche per qualità del servizio.
Per esempio, in Spagna, i clienti business potranno ottenere
priorità in caso di congestione sulla rete. Vodafone ha anche
intenzione di introdurre “delle formule a più livelli di prezzo
che permettono ai clienti di pagare in base al consumo e di
scegliere la velocità e il volume di cui hanno bisogno”, ha
affermato Combes.
Secondo il quotidiano francese La Tribune, la strada tracciata da
Vodafone, e di cui la britannica O2 e l’americana At&t sono state
pioniere, verrà presto seguita anche da France Telecom. “Sulle
reti mobili, dobbiamo adattare i nostri modelli di tariffazione
all’esplosione del traffico dati”, ha dichiarato Stephane
Richard, ceo di Ft, alla stessa conferenza DigiWorld Summit.
“Potremmo proporre delle offerte dati segmentate in base
all’uso, permettendo ai clienti di usufruire dei servizi
preferiti in modo ragionevole ma dissuadendoli dall’utilizzo
intensivo di video che penalizzano gli altri utenti”. Orange ha
già avviato una strategia del genere con il pacchetto Origami
Style lanciato a fine ottobre: costa 29 euro al mese ma fissa un
tetto alla navigazione.
Questa politica tariffaria che introduce un Internet mobile a due
velocità permette agli operatori “di proporre tariffe di
ingresso più abbordabili e prezzi più alti ai clienti che
chiedono di più”, ribadisce Combes di Vodafone. Un modo per
rispondere al rischio di congestione della rete, ma soprattutto
“una delle tattiche migliori per guadagnare dal boom della
domanda d’accesso”, commenta Steve Mather, analista di
iSuppli.
Intanto il gruppo Vodafone sembra vicino a risolvere un grattacapo
ancora più pressante della congestione delle reti: i dividendi di
Verizon Wireless. Il Ceo Vittorio Colao ha dichiarato la scorsa
settimana alla Morgan Stanley Technology, media and telecoms
conference di Barcellona che si aspetta che “qualcosa accadrà”
alla fine del 2011, proprio riferendosi a una ripresa del pagamento
dei dividendi.
Verizon Wireless, come noto, è di proprietà al
45% di Vodafone (il resto appartiene a Verizon Communications) e
non paga i dividendi dal 2005. All’inizio del mese, il Cfo del
gruppo britannico Andy Halford aveva dichiarato di aspettarsi che
Verizon Wireless riprenderà a dare i dividendi nel 2012.