Dopo aver ospitato la scorsa primavera una video masterclass
“transoceanica” su distanza intercontinentale, il Conservatorio
Giuseppe Tartini di Trieste, istituzione di riferimento a livello
nazionale ed europeo per l’innovativa tecnologia, in sinergia con
il Consortium Garr che gestisce la rete telematica nazionale della
ricerca, propone in anteprima mondiale una nuova ed entusiasmante
sfida: quella di una esecuzione concertistica in contemporanea per
due pianoforti che però si trovano molto lontani tra loro: uno
nella sede di Trieste (Sala Tartini del Conservatorio) e l’altro
a Parigi (Sala dell’Ircam – Centre Pompidou).
L’evento è in programma martedì 23 novembre, con inizio alle
12, protagonista il Duo pianistico composto da Teresa Trevisan e
Flavio Zaccaria, noto e riconosciuto a livello internazionale,
Menzione d'Onore 2006 alla Web Concert Hall Competition (Usa)
per l'esecuzione della Suite op.16 di Max Reger. L’iniziativa
è proposta nell’ambito del progetto Lola (Low Latency) che il
Conservatorio di Musica di Trieste sta realizzando con il Garr, per
la messa a punto di un sistema hardware/software che cattura,
codifica e trasmette via rete in tempo reale segnali audio/video ad
alta qualità. Il sistema – il primo al mondo a funzionare con
prestazioni di questo livello – é concepito per lavorare con tempi
di latenza molto bassi (al di sotto delle soglie d'integrazione
psico-percettiva) ed é quindi orientato per l'utilizzo in
applicazioni di performance musicale e teatrale a distanza
(esecutori collocati fisicamente in luoghi di-versi e compresenti
virtualmente).
Martedì prossimo, il workshop concertistico di Teresa Trevisan e
Flavio Zaccaria si articolerà su pagine musicali di Bach e Reger.
A Trieste suonerà Flavio Zaccaria, a Parigi Teresa Trevisan. La
latenza, ovvero il ritardo nella riproduzione di audio e video che
arrivano dal partner remoto, diventa elemento ‘sensibile’ per
l’uomo oltre la soglia di circa 60 millisecondi. Grazie allo
sviluppo dell’utilizzo delle fibre ottiche, il progetto Lola
permette di coprire la distanza spazio-temporale fra Trieste e
Parigi in 27 millisecondi (andata e ritorno), che sommati ai 20 del
sistema di riproduzione comportano un tempo di 47 millisecondi
complessivi per acquisizione e riproduzione.
L’evoluzione tecnologica del sistema permette così di suonare
simultaneamente su distanze "continentali". Qualora
invece ci si spostasse a distanza intercontinentali,
subentrerebbero comunque le leggi della fisica in modo
preponderante (velocità della luce) e farebbero salire il tempo di
trasmissione sulla rete oltre il limite dell'impercettibile.
Dal punto di vista artistico musicale, Lola è concepito come uno
strumento di supporto importante alla preparazione di concerti: gli
artisti coinvolti potranno così avere a disposizione molto più
tempo per provare insieme ed affinare le esecuzioni, malgrado
operino in luoghi tra loro distanti, prima di ritrovarsi in
concerto fisicamente nello stesso luogo.
Lola servirà anche alla didattica, consentendo prove ed esecuzioni
altrimenti difficilissime da realizzare, per esempio consentendo a
un musicista di provare con una grande orchestra, senza fisicamente
doversi ritrovare nella sede dell'orchestra stessa, o
permettendo a un gruppo musicale di suonare insieme risparmiando
ore e costi di viaggio. E naturalmente, Lola può anche essere
impiegato per l'esecuzione di concerti veri e propri nei quali
gli artisti siano distanti fra loro. Al workshop di Parigi saranno
effettuate diverse prove in diretta con verifica anche dei problemi
che potessero insorgere quando la rete non rispondesse come
previsto dai calcoli teorici. Info: www.conservatorio.trieste.it