Di questi tempi è una rarità imbattersi in un’azienda che
cresce a ritmi sostenuti, assume e si concede il lusso di portare
a termine importanti acquisizioni. Eppure alcune lodevoli
eccezioni esistono e Reply, azienda italiana specializzata nello
sviluppo di servizi innovativi, ne è forse l’esempio più
eclatante.
Sin dalla sua nascita, nel 1996, l’azienda ha messo a segno
risultati economico finanziari caratterizzati da una costante e
significativa crescita: il fatturato è salito a ritmi
vertiginoso, dai 5,9 milioni del primo anno di attività fino
agli oltre 277 della chiusura 2007. Un successo che ha portato
alla creazione di nuovi posti lavoro, trasformando un team di
soli 83 dipendenti in un organico di oltre 2.500 lavoratori, e
alla progressivo allargamento del business, che oggi può contare
su importanti asset internazionali in Germania e in Uk. “E
l’obiettivo è continuare su questa strada anche per i prossimi
anni – spiega Tatiana Rizzante, Ad di Reply -. I risultati dei
primi otto mesi del 2008 fotografano un incremento di fatturato
che sfiora il 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente”.
Mentre sotto i colpi della crisi economica molte aziende chiudono
e altre sono alle corde voi volate alto. Qual è il vostro
segreto?
L’evoluzione delle reti e delle piattaforme tecnologiche, da
Internet ai network mobili fino al digitale terrestre, offrono la
possibilità di sviluppare prodotti e servizi innovativi in
diversi ambiti di mercato. Ed è proprio in questo nuovo mondo
che si muove Reply: utilizzando team di lavoro con competenze e
know how tecnologici specifici siamo infatti in grado di
sviluppare soluzioni e servizi network based per utilities,
pubbliche amministrazioni, aziende sanitarie e molte altri
player.
Qualche esempio?
Realizziamo piattaforme per la gestione dei servizi sanitari,
soluzioni di monitoraggio e gestione remota della sicurezza
informatica e delle comunicazioni per alcuni dei principali
gruppi bancari italiani e sistemi di erogazione di contenuti
multimediali per operatori mondiali del settore dell’editoria
telefonica. Insomma, Reply non va considerata come un’unica
impresa ma piuttosto come una costellazione di aziende sotto la
stessa egida, ognuna con un suo settore ed ambito di competenza.
Ma attenzione: trasversalità e flessibilità dell’offerta non
significano mancanza di specializzazione. Reply ha un core molto
forte, che è appunto la realizzazione di servizi e soluzioni
innovative che sfruttano le reti di telecomunicazione, mentre ad
essere eterogenea è la clientela e la tipologia di attività a
cui queste soluzioni sono destinate.
Da qualche settimana avete concluso un accordo per rilevare il
centro d’eccellenza di Motorola a Torino. Che cosa ci
farete
Già dal 2006, dopo il giro di boa dei 10 anni di attività,
abbiamo individuato 4 distinte aree di sviluppo di cui le reti
sono il minimo comun denominatore: si tratta di servizi,
processi, persone e oggetti. Ed è proprio sullo sviluppo di
soluzioni legate alla cosiddetta Internet delle cose che il
centro di Torino si concentrerà. Su due fronti principali:
servizi di comunicazioni per autovetture e sistemi M2M per
mettere in rete oggetti di diversa natura – dai sensori ottici ai
device destinati alla telemedicina fino a strumenti elettronici
di pagamento – con lo scopo di sviluppare servizi di
infomobilità, mobile payment e molto altro.
Avete portato a termine anche acquisizioni in ambito
internazionale. Sono mosse che rispondono a una precisa strategia
di allargamento del business?
L’Italia non ha una forte tradizione né nella produzione di
software né in quella di hardware, ma è innegabile che in
quanto a creatività e cultura del servizio siamo tra i più
bravi nel mondo. Per questo abbiamo deciso di esportare
all’estero il nostro know how e la nostra competenza. Le due
più importanti acquisizioni hanno riguardato Glue, azienda
inglese di consulenza e progettazione di architetture di
integrazione a servizi Soa e Saas, e Syskoplan, società tedesca
leader nella consulenza per il crm.
Obiettivi per il futuro prossimo?
Rafforzarci nel finance e nella Pubblica amministrazione.