Soffia vento di innovazione: è l’Aura di Avaya

L’Ad Attura: “La scommessa? Integrare videocomunicazione e Uc”

Pubblicato il 29 Nov 2010

Avaya sta preparando per il 2011 delle innovazioni tecnologiche che
dovrebbero rappresentare un vero e proprio “strappo” rispetto
all’esistente. La promessa alle aziende è quella di ottenere non
dei semplici benefici incrementali, ma vantaggi di ampia portata
nelle strategie di comunicazione. Va in questa direzione il
business guidato da Gianluca Attura, amministratore delegato della
filiale italiana.

Attura, qual è oggi il posizionamento di Avaya in Italia
?

Pur non potendo rilasciare, come molte multinazionali, dati
puntuali sull’andamento dei singoli Paesi, posso dire che la
filiale italiana rispecchia quello che è l’andamento di Avaya a
livello globale. Siamo riconosciuti dagli analisti come il primo
fornitore mondiale sia nell’area dei contact center sia in quella
delle unified communications. Un posizionamento che non dipende
solo dal fatto che Avaya è l’erede della sezione telefonia dei
Bell Labs: abbiamo infatti sempre puntato sull’innovazione.

Qual è l’innovazione più importate che proporrete al
mercato?

Per noi la sfida sarà sull’integrazione della videocomunicazione
nelle piattaforme Uc, grazie alla nuova architettura Aura
rilasciata un anno fa, che consente la gestione della comunicazione
multimediale. Quando parlo di integrazione intendo dire che la
videocomunicazione sarà disponibile su un stesso device insieme a
voce, mail, internet, social network. Tutto quanto gestito da
un’unica interfaccia: Flear. Una cosa non da poco.

Di videocomunicazione si parla da tempo, qual è la vera
novità?

Proporremo un sistema che permetterà ad esempio di associare la
videocomunicazione alla segreteria telefonica, che fornirà
esattamente gli stessi servizi quando il chiamante non trova
l’interlocutore che cercava; ma anche un sistema in grado di
ridirigere una chiamata in videocomunicazione su un apparato
vocale, o che permetterà di scegliere l’utente con cui aprire
una sessione video selezionandolo semplicemente dalla directory del
sistema telefonico dell’azienda. La chiamata video potrà essere
gestita come una chiamata vocale. La nostra soluzione sarà
disponibile dalla prossima primavera anche per le aziende
italiane.

Altre novità?
Sarà disponibile la prima evoluzione del nuovo Aura Contact Center
che permetterà di ottenere dei forti vantaggi in termini di
gestione rispetto ai sistemi tradizionali. Il miglioramento parte
dai nuovi processi supportati dal workflow e consentirà importanti
risparmi: stimiamo un 20% in meno per il costo contatto. Non è una
banalità, lo strappo tecnologico che proporremo al mercato sul
fronte sia dei contact center sia dell’Uc non ha eguali nella
nostra concorrenza.

Per quanto riguarda il mercato italiano, quali sono i
settori che oggi si dimostrano come particolarmente
innovativi?

In questi ultimi anni siamo stati piacevolmente sorpresi
dall’azione e dagli investimenti della PA sia centrale sia
locale. Rispetto al passato è molto percepito il fatto che il
miglioramento delle infrastrutture produce risparmi molto
interessanti, oltre a migliorare i processi verso i cittadini e,
naturalmente, quelli interni. I settori che in passato si
dimostravano molto dinamici, telecom carrier e banche, complice la
crisi hanno invece rallentato gli investimenti, così come le
diverse attività industriali. Ma crediamo che nel 2011 si
assisterà a una ripresa degli investimenti.

Quali sono le ragioni che spingeranno il ritorno degli
investimenti?

Gli investimenti passati saranno in gran parte ammortizzati. Certo
questo non ne produce automaticamente di nuovi, ma quando
presentiamo il valore innovativo della nostra tecnologia, si genera
interesse nella forte proposta di cambiamento che oggi siamo in
grado di offrire e questo si traduce anche in nuovo business.

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