E’ finalmente l’ora delle videochiamate mobili: il mercato è
pronto a decollare nel 2011, secondo la società di consulenza
Northstream, grazie alla diffusione dei device abilitati alla
videochiamata e a prezzi più bassi per lo scambio di dati. "I
servizi di mobile video sono stati lanciati circa dieci anni fa, ma
l’interfaccia utente assolutamente non funzionale, i prezzi
troppo alti e la capacità di banda inadeguata sembravano averne
decretato il fallimento", commenta Northstream. "Oggi la
situazione sembra cambiata, innanzitutto grazie ai device di nuova
generazione, iPhone 4 in testa, dotati di videocamere frontali,
display e applicazioni per le chiamate voce e le videochiamate wifi
che permettono una user experience di alto livello”.
Nonostante la falsa partenza, gli analisti svedesi vedono dunque un
mercato attraente: “Anche se solo l’1% delle attuali chiamate
3G è di tipo video, Skype afferma che il suo share di
videochiamate è pari al 40% di tutte le interazioni tra i suoi
utenti. Ciò dimostra che le potenzialità esistono”. Inoltre,
solo il numero di device Apple che possono effettuare la
videochiamata arriverà a 100 milioni nei prossimi 12 mesi, mentre
aziende come fring e Tango già offrono applicazioni di video-call
per smartphone. Sul mercato fisso, intanto, il colosso del
networking Cisco ha iniziato a vendere la sua soluzione di video
conferencing consumer tramite il partner commerciale Best Buy.
"Poiché la chiamata viene effettuata su wifi o tramite un
piano dati illimitato, non c’è una soglia di costo che impedisce
l’utilizzo”, spiega Northstream. E poi la prossima generazione
di iPad e altri tablet migliorerà ulteriormente la qualità delle
videochiamate. "Apple e i suoi competitor stanno per ottenere
nel giro di un anno quello che gli operatori 3G non sono riusciti a
fare in dieci anni", prevede Northstream. "Il 2011 sarà
l’anno in cui la videochiamata mobile finalmente spiccherà il
volo”.
Unico elemento su cui lavorare ancora è la disponibilità di
spettro: la società di consulenza si aspetta che, nonostante la
forte crescita del numero di implementazioni commerciali
dell’Lte, la frammentazione dello spettro renderà più difficile
per i produttori di device e componenti portare i propri prodotti
al mercato di massa nel 2011. "L’Lte ha bisogno di più
spettro e le bande technology-neutral offerte oggi stanno portando
a una diffusa frammentazione, creando difficoltà ai fornitori di
chip e device”, secondo gli analisti svedesi.