Il Cad in agenda nel Cdm di domani 30 novembre. Il nuovo Codice
dell'amministrazione digitale è infatti stato inserito
nell'ordine del giorno del Consiglio dei ministri per ricevere
il via libera definitivo. In realtà le nuove regole destinate a
far decollare la PA verso l'era digitale e che vanno a
riformare alcune parti del codice del 2005, attendono di
"vedere la luce" dal 19 febbraio del 2010, quando vennero
approvate in via preliminare.
Nel frattempo, infatti, una serie di modifiche sono state apportate
al testo proposta dal ministro per la Pubblica amministrazione e
l'Innovazione Renato Brunetta, che è passato al vaglio del
Consiglio di Stato e che la settimana scorsa ha ottenuto
l'approvazione delle commissioni parlamentari. La possibilità
di riformare il Cad è stata assegnata al governo attraverso una
delega della legge 69 del 2009 che prevede, tra l'altro,
sanzioni per le pubbliche amministrazioni che non ottemperano alle
prescrizioni previste dalle nuove norme.
Nello specifico la riforma punta su quattro direttici: premiare le
migliori pratiche; assicurare un miglior servizio e relazioni
semplificate con i cittadini e le imprese; implementare e
controllare la digitalizzazione dell’Amministrazione e alimentare
tale processo con i risparmi derivanti dalla riorganizzazione delle
strutture e dei servizi; incrementare la sicurezza dei dati, dei
sistemi e delle infrastrutture.