Nel 2015 broadband 4G per il 60% del mondo

Abi Research: entro cinque anni le tecnologie Lte e Wimax raggiungeranno il doppio della popolazione attualmente coperta dal 3G

Pubblicato il 30 Nov 2010

Più del 60% della popolazione mondiale avrà accesso alla banda
larga mobile 4G entro il 2015, secondo Abi Research. Che sia
l’Lte o il suo rivale Wimax, l’analista Neil Strother prevede
che le tecnologie di quarta generazione raggiungeranno tra cinque
anni 4,4 miliardi di persone.

Si tratta di più del doppio delle persone (2 miliardi) che hanno
attualmente accesso alle tecnologie di connessione mobile 3G come
l’Hspa o l’Ev-do Rev. A, nota l’analista. Oggi nel mondo si
contano oltre 500 progetti legati alle reti 3G e più di 300
progetti annunciati relativi a Lte e Wimax; 770 milioni di utenti a
livello globale già accedono a servizi 4G.

"Gli operatori di tutto il mondo si stanno rendendo conto che
offrire alte velocità di trasmissione dei dati avrà grande
importanza per la loro crescita futura”, afferma Strother.
"La domanda di servizi dati mobili continuerà a espandersi,
specialmente sui mercati emergenti che non possiedono
un’infrastruttura wireline. In questi Paesi, il wireless è il
traino del business”.

Come noto, le tecnologie 4G, come Lte e Wimax, permettono di
trasportare i dati a velocità dieci volte maggiori delle attuali
reti 3G. Sprint è al momento l’unico grande carrier che offre
servizi 4G negli Stati Uniti: la sua rete Wimax è commercialmente
disponibile da più di un anno. Verizon dovrebbe lanciare
ufficialmente i suoi servizi 4G, basati sull’Lte, in 38 mercati
Usa il prossimo mese. In Europa, la strada è stata aperta
dall’Lte di TeliaSonera, Tele2 e Telenor nei Paesi
scandinavi.

Nel frattempo, però, molti operatori in Stati Uniti e Europa
stanno ancora lavorando per terminare la copertura dei loro utenti
con i servizi 3G, mentre in altre regioni del mondo le telco devono
superare l’ostacolo di una complessa burocrazia statale, che
impedisce i progressi e gli aggiornamenti nelle tecnologie di rete,
secondo Abi Research. “L’India ha appena concluso, finalmente,
la gara per lo spettro 3G, dopo ripetuti rinvii, mentre gli sforzi
della Tailandia di assegnare le licenze 3G sono nuovamente bloccati
per via della riorganizzazione del regolatore telecom”, nota
Strother.

La società di ricerche stima che quasi l’82% della popolazione
in Europa occidentale è attualmente coperta dalle reti 3G, contro
circa il 12% della popolazione in Asia-Pacifico che ha accesso agli
stessi servizi. Tuttavia la copertura 3G nell’Asia-Pacifico
crescerà a ritmi molto veloci nei prossimi anni perché gli
operatori cinesi e indiani come China Unicom e Bharti Airtel hanno
avviato la realizzazione delle loro nuove reti.

Abi Research nota infine che il network sharing sta diventando più
frequente in diversi mercati maturi: per esempio, l’operatore
mobile francese Sfr dividerà la costruzione della sua rete Umts
nelle aree rurali con Orange France e Bouygues Telecom, mentre in
Gran Bretagna, come noto, T-Mobile e Orange Uk si sono unite nella
joint venture “Everything Everywhere” per spartirsi costi e
spettro.

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