Tanto hi-tech nella top ten dei manager più influenti del mondo,
stilata dalla rivista americana Fortune. In testa alla classifica
una new entry, Reed Hastings, ceo di Netflix, catena specializzata
nel noleggio di dvd via Internet. Netflix, nata sulle ceneri di
Blockbuster, fattura oggi 2 miliardi d euro e la cura Hastings ha
convinta la Borsa, dove il titolo ha guadagnato il 200%,
soprattutto grazie agli accordi per la distribuzione di film
siglati da Hastings con i big di Hollywood: dalla Paramount a
Lionsgate, passando per Mgm.
In discesa nella top ten c'è Bill Gates, numero uno di
Microsoft, che sparisce dalle prime 50 posizioni. In salita,
invece, Steve Jobs, al terzo posto, "che con l'iPad
targato Apple sta rivoluzionando il modo di comunicare",
scrive il Sole 24 Ore e ha visto il titolo della società
guadagnare il 50% in un anno. Un risutlato che garantisce alla
società della mela una capitalizzazione superiore a quella di
Microsoft.
Nel ranking di Fortune, che mette in fila i 50 ceo più influenti
del pianeta, compaiono altri big dell'IT: Mark Zuckerberg, ceo
di Facebook, che in un anno ha aggiunto 150 milioni di nuovi
utilizzatori al social network più popolare della Rete. E ancora,
tra i big di Internet, Larry Ellison, ceo di Oracle, Jeff Bezos di
Amazon, protagonista del lancio dell'e-book Kindle, Erich
Schmidt di Google, Dick Costolo di Twitter.
Gli altri ceo del settore IT in classifica sono Robin Li di Baidu
al sesto posto. Dodicesimo si piazza Mark Pincus, il numero uno di
Zynga, l'azienda dei social gaming come Farmville.
Diciannovesimo è Marc Andresseen, l'ex di Netscape, ora
investor di Facebook e non solo (investe anche in Blekko e
RockMelt). Per la cronaca, l'unico italiano in classifica è
l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne.