Frequenze tv alle Tlc, gli Usa fanno un passo avanti. La Federal
communications commission americana ha approvato ieri
all’unanimità (5-0) una nota preparatoria alla proposta di legge
che dovrà ricevere l'ok dal Congresso. Il documento chiede di
riassegnare lo spettro, attualmente occupato dalle emittenti
televisive, alle comunicazioni mobili tramite aste a
incentivo: una percentuale dell'incasso andrebbe ai
broadcaster per la restituzione volontaria dello spettro di cui
sono licenziatari. Si tratta di un importante passo in avanti verso
la liberazione di frequenze per il mobile broadband, uno dei
progetti più ambiziosi (e più contrastati) della Fcc.
Il quadro normativo che ha ottenuto il sì della commissione
guidata da Julius Genachowski offre la possibilità di liberare
spettro nelle bande Uhf e Vhf e permette il channel sharing, la
condivisione dei canali volontaria.
Tre i punti fondamentali della proposta. Innanzitutto, si chiede
che tutto lo spettro delle bande usate dalla tv venga aperto ai
servizi fissi, mobili e broadcast, il che darebbe alla Fcc la
flessibilità di indire le aste con le emittenti (che finora,
però, non si sono mostrate interessate). Inoltre, le nuove norme
propongono di permettere che due o più emittenti tv condividano un
singolo canale da 6 MHz (channel sharing). Infine, si vuole
migliorare la ricezione della trasmissione digitale aumentando la
potenza massima delle stazioni Vhf.
"Se non agiamo subito per aggiornare le nostre politiche sullo
spettro portandole nel 21mo secolo, ci troveremo contro un muro: lo
spectrum crunch che ostacolerà l’innovazione”, ha commentato
Genachowski.
Come parte del Piano nazionale per la banda larga, la Fcc si è
impegnata a liberare 300 MHz di spettro nei prossimi cinque anni e
500 MHz nei prossimi dieci. Di questi, prevede il piano della
commissione, 120 MHz dovranno arrivare dai broadcaster. Uno studio
pubblicato dalla stessa Fcc a ottobre afferma che il valore dello
spettro da liberare entro il 2014 è di 120 miliardi di dollari.
Finora la commissione è riuscita a ottenere 25 MHz di spettro per
la banda larga mobile approvando un ordine che modifica le regole
per lo spettro dei servizi di comunicazione wireless nella banda
dei 2.3 GHz.
Separatamente, la Fcc ha votato per approvare una proposta di legge
(sempre da mandare al Congresso) che darà alle università e ai
centri di ricerca maggiore potere e autonomia per studiare gli usi
sperimentali dello spettro. La Fcc fa notare che sono state le
sperimentazioni sullo spettro a portare all’industria tecnologie
come il wi-fi e il Cdma.