Sarà avviata dal Consiglio dell'Autorità per le comunicazioni
nella riunione del 17 dicembre la consultazione pubblica sulle
regole per le reti di nuova generazione (Ngn). Lo ha detto oggi il
presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, che ha anche
precisato, intervenendo alla Tavola rotonda odierna promossa da
Business International, i due criteri guida della regolamentazione,
necessaria per l'operatività della nuova rete: "il
riconoscimento di un premio al rischio", perché si riconosce
che il ritorno dell'investimento è differito nel tempo;
"l'accessibilità alla rete, su cui deve essere garantita
la parità di trattamento per tutti gli operatori".
Sull'offerta di Telecom Italia a 100 megabit il Consiglio
dell'Autorità delle comunicazioni "si pronuncerà quanto
prima". Lo ha assicurato il presidente Corrado Calabrò
intervenendo alla Tavola rotonda con Agcom promossa da Business
International. Il garante replica così all'amministratore
delegato di Telecom Italia Franco Bernabè, che aveva giustificato
lo slittamento dell'offerta del lancio a 100 megabit in sei
città italiane a causa "della mancata autorizzazione da parte
dell'Autorità delle Tlc".
Lo scorso settembre, dopo aver annunciato i piani per il lancio di
Internet a 100 mega, Telecom Italia aveva chiesto all'Agcom
l'autorizzazione ad avviare la commercializzazione. L'iter
autorizzativo è stato però frenato da alcuni intoppi burocratici,
in particolare dalla necessaria pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale della delibera dell'Autorità sui cosiddetti
"test di prezzo", il sistema per valutare la
replicabilità di un'offerta lanciata da un operatore
notificato, che ha cioè un forte potere di mercato. Solo dopo la
pubblicazione della delibera, avvenuta alla fine di ottobre, il
gruppo telefonico ha potuto presentare la richiesta formale
all'Agcom, che deve però ancora pronunciarsi.
Oggi il presidente Calabrò ha detto che la replicabilità
dell'offerta "deve essere comunque assicurata",
aggiungendo con una battuta che il via libera arriverà a breve:
"Se non sarà il lancio di Natale, perché ormai è troppo
tardi, sarà quello di San Valentino, basta che non sia quello di
carnevale…". Più in generale, riferendosi al fatto che
nelle aree ritenute più appetibili dal punto di vista commerciale
per internet a banda ultralarga, Calabrò dice che "avremo
alcune città in cui ci sarà la concorrenza tra più operatori, e
questo è un bene però ci sarà più di una rete, e questo è un
male, perchè scavare due volte costa". I soggetti "più
attivi", su questo terreno, sono indicati da Calabrò in
"Fastweb, Telecom Italia e Tiscali".