In Gran Bretagna un gruppo di 18 big di Internet, tra cui eBay,
Yahoo e Skype, interviene a favore della net neutrality contro le
proposte avanzate la scorsa settimana dal ministro alle
Comunicazioni Ed Vaizey. Le aziende del web chiedono al governo di
Londra di non imporre delle regole che permetterebbero agli
Internet service provider di favorire alcuni contenuti rispetto ad
altri discriminando di fatto il traffico che viaggia sulla
Rete.
No dunque alla cosiddetta “corsia di sorpasso” prefigurata da
Vaizey, che relegherebbe forzatamente in quella dei “veicoli
lenti” alcuni servizi e li costringerebbe a pagare per ottenere
priorità. La coalizione di 18 aziende si è detta d’accordo con
il supporto dato dal ministro alla realizzazione di un “Internet
aperto”, ma non sui dettagli della proposta.
Jean-Jacques Sahel, direttore dei government and regulatory affairs
di Skype per l’area Emea, ha spiegato che regole contrarie alla
neutralità della rete danneggerebbero non solo i grandi fornitori
di contenuti, ma anche le piccole società del web. “L’idea di
costringere i content provider a pagare gli operatori perché il
loro traffico sia consegnato è molto pericolosa per tutte le parti
coinvolte, compresi gli operatori”, ha detto Sahel. “Nel caso
delle piccole società del web, sarebbero costrette ad andare da
ciascun Isp del Paese e pagarli”.
La lettera dei big di Internet in Gran Bretagna è arrivata il
giorno dopo che negli Stati Uniti la Fcc ha acconsentito a rendere
meno servere le norme proposte in fatto di net neutrality e a
permettere alle aziende del cavo di far pagare gli utenti e i
provider di contenuti per la capacità di rete che usano,
sottolinea oggi il Financial Times.