In Italia sono 12,84 milioni gli utenti a banda larga fissa. A
dirlo gli ultimi dati rilasciati dall’Ocse relativi a giugno 2010
che colloca il nostro Paese al settimo posto della classifica
mondiale, con un tasso di penetrazione generale del 20,5%. Sul
podio gli Stati Uniti con 83,3 milioni di utenti, seguiti da
Giappone (33,5 milioni), Germania (25,5 milioni) e Francia (20,2
milioni). Per quanto riguarda il tasso di penetrazione nelle
famiglie italiane questo si attesta al 49% a fronte di una media
del 57%.
In tutta l'area Ocse gli abbonamenti broadband fisso
raggiungono i 295 milioni. Nel dettaglio il report rileva che da
gennaio 2009 a giugno 2010 sono in aumento di 12 milioni gli
abbonamenti al broadband fisso, che passano da 283 milioni agli
attuali 295 a fronte di un tasso medio di penetrazione passato dal
23,3% al 24,3%.
In crescita anche la fibra soprattutto in Giappone dove rappresenta
il 55% di tutte le connessioni in banda larga e in Corea dove,
invece, rappresenta il 55%. Altri paesi leader della fibra sono la
Repubblica Slovacca (28%), Svezia (24%) e Danimarca (12%).
La tecnologia dominante rimane comunque il Dsl: in media in tutti i
Paesi tale tecnologia rappresenta il 58% di tutte le linee mentre
le connessioni via cavo rappresentano il 29% del totale Ocse. In
Italia la quasi totalità delle connessioni è in Dsl e solo lo
0,5% in fibra.
Il rapporto diffonde per la prima volta i dati relativi alla banda
larga wireless che conta 438 milioni di utenti: il 73% di questi
utilizza abbonamenti standard, il 26% abbonamenti dati dedicati;
l’1% tecnologie fisse terrestri e lo 0,6% le satellitari.
Corea, Svezia e Giappone sono invece i paesi con la maggiore
penetrazione in termini di penetrazione della banda larga wireless
ogni 100 abitanti.