L’Umts di Zte a servizio di Aircel. L’azienda cinese si è
infatti aggiudicata un contratto del valore di 85 milioni di
dollari con l’operatore indiano per i servizi 3G. Nel dettaglio
il contratto prevede la costruzione e l’installazione di una rete
avanzata basata su piattaforma Sdr. Zte, da lungo tempo partner e
fornitore di reti Gsm per Aircel, sarà inoltre responsabile
dell’aggiornamento della rete 2G e dell’implementazione della
nuova rete 3G e i successivi aggiornamenti.
La nuova rete Umts per Aircel si basa sulla piattaforma Sdr
(2G/3G/Hspa/Hspa+ unificate) di Zte. Una volta completata, non solo
realizzerà modalità multiple in un’unica base station, ma
getterà le basi per una transizione senza problemi verso reti di
prossima generazione quali quelle Lte. Aircel otterrà, così, un
sistema di rete economicamente efficiente e servizi mobili
migliori, oltre ad avvalersi della tecnologia verde delle base
station di Zte.
“Questo contratto tra Zte e Aircel riveste una grande importanza
per noi sul mercato indiano – spiega Huang Dabin, amministratore
delegato di Zte India – Come sempre, Zte continuerà a investire e
a rispettare il suo impegno sul mercato indiano, soprattutto in
considerazione del fatto che la nostra clientela indiana è
considerata un partner globale strategico.” L’India rappresenta
un mercato importante per Zte. Nel solo 2009, la società ha
assunto oltre un migliaio di dipendenti locali, raggiungendo una
rapporto occupazionale tra dipendenti locali e dipendenti esteri
superiore al 90%. Nel 2010, la società ha ampliato ulteriormente
il centro di servizi tecnici a Delhi per soddisfare le crescenti
esigenze del mercato.
Basandosi sulla tecnologia avanzata della sua piattaforma Sdr, la
società cinese ha incrementato progressivamente i suoi
investimenti in tecnologia Lte: attualmente dispone infatti di
oltre 4000 persone del settore R&S che si dedicano allo sviluppo
della tecnologia 4G.
Finora, Zte si è già aggiudicata 12 contratti per applicazioni
commerciali della tecnologia Long Term Evolution e ha realizzato
oltre 65 reti sperimentali a livello globale, in Europa, le
Americhe, Asia-Pacifico e Medio Oriente.