La Ue sponsor dell’e-gov: “Entro il 2015 servizi digitali per la metà dei cittadini”

Bruxelles battezza il piano d’azione in 40 mosse per la PA a sostegno degli Stati membri: carta d’identità elettronica e sistemi di open government tra i punti salienti

Pubblicato il 15 Dic 2010

La Commissione europea “sponsor” della PA digitale. Bruxelles
ha elaborato un programma per collaborare con le autorità
pubbliche degli Stati membri al fine di ampliare e perfezionare i
servizi che queste offrono via internet.
Nel dettaglio il nuovo piano d'azione per l'e-government
prevede quaranta punti specifici da realizzare nell'arco dei
prossimi cinque anni per consentire a cittadini e imprese di
utilizzare servizi online per registrare una società, iscriversi
ed accedere alla previdenza sociale e all'assistenza sanitaria,
iscriversi all'università o partecipare a gare d'appalto
per la fornitura di beni e servizi alle pubbliche
amministrazioni.

“Promuovere l'e-government – si legge nella nota diffusa
dalla Commissione – può aiutare a migliorare la competitività
dell'Europa e consentire alle autorità pubbliche di offrire
servizi migliori e vantaggiosi in tempi di ristrettezze
finanziarie. Per questi motivi, il piano d'azione è una parte
fondamentale dell'agenda digitale europea, che mira ad
aumentare l'uso dei servizi di e-government da parte dei
cittadini del 50% e da parte delle imprese dell'80% entro il
2015. Il nuovo piano d'azione si basa sull'esperienza
accumulata con il piano d'azione sull'e-government del
2006”
.
Secondo Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione responsabile
dell'agenda digitale “questo piano d'azione e-government
aiuterà le autorità pubbliche a utilizzare le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione per offrire servizi
migliori a costi ridotti, semplificando la vita a cittadini e
imprese in termini di accesso ai servizi pubblici."

In questo ambito, l'agenda digitale si propone di: incrementare
fino al 50% l'uso dei servizi e-government da parte dei
cittadini dell'Ue e fino all'80% da parte delle imprese
dell'Ue entro il 2015; garantire che diversi servizi pubblici
fondamentali vengano resi disponibili on line, in modo che gli
imprenditori possano avviare e dirigere un'azienda ovunque si
trovino nell'Ue, indipendentemente dal luogo d'origine, e
in modo che i cittadini possano studiare, lavorare, vivere e andare
in pensione più facilmente in qualunque paese dell'Ue si
trovino.

Il piano d'azione è volto a rendere i servizi efficienti negli
altri Stati membri quanto lo sono nel paese d'origine, nonché
ad aprire la strada per consentire agli utilizzatori di
"configurare" attivamente i servizi pubblici on-line che
meglio rispondono alle loro esigenze.
Centrale il ruolo della PA nazionali mentre a Bruxelles toccherà
migliorare le condizioni per lo sviluppo di servizi di e-government
transfrontalieri. “A tal proposito – fanno sapere dalla
Commissione – occorre stabilire dei prerequisiti, ad esempio per
quanto riguarda interoperabilità, firma elettronica (e-Signature)
e identificazione elettronica (e-Identification)”.

Le misure del piano d'azione rientrano in quattro categorie:
responsabilizzazione degli utilizzatori; mercato interno;
efficienza ed efficacia delle pubbliche amministrazioni; attuazione
dei prerequisiti per lo sviluppo di soluzioni di e-government

Tra le azioni concrete da mettere in campo spiccano
l’applicazione della registrazione sicura dei dati "una
tantum" presso le pubbliche amministrazioni (per evitare di
dover fornire le stesse informazioni più volte a diversi organi
dell'amministrazione); lo sviluppo a livello Ue di carte
d'identità elettroniche nazionali ("eID") per
agevolare le procedure transfrontaliere, ad esempio avviare una
società all'estero, trasferirsi o lavorare all'estero,
sbrigare le pratiche burocratiche online se si va in pensione in un
altro paese o iscriversi ad una scuola o università estera; la
visualizzazione in tempo reale dello stato delle operazioni di
cittadini e imprese con la pubblica amministrazione grazie ad una
maggiore trasparenza e apertura; la personalizzazione dei servizi
per rispondere adeguatamente alle esigenze degli utilizzatori, ad
esempio erogazione di documenti e informazioni in formato
elettronico in modo rapido e sicuro; la messa a disposizione dei
dati per il riutilizzo da parte di terzi per sviluppare nuovi
servizi pubblici e applicazioni, ad esempio mappe per sistemi di
navigazione o applicazioni per l'informazione turistica.

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