Stop, per ora, alla Google Tv – e la colpa sarebbe del software
che non è perfettamente a punto. Secondo quanto scrive il New York
Times, il nuovo prodotto di Google doveva essere tra i
protagonisti, il prossimo mese, del Consumer Electronics Show di
Las Vegas, dove Mountain View avrebbe dimostrato tutte le
meraviglie del suo software progettato per aggiungere i video dal
web e altre funzionalità Pc ai normali apparecchi tv.
Google ha da tempo stretto accordi con grossi produttori quali
Sony, Toshiba, Lg e Sharp, ma a quanto rivela il Nyt ora Big G ha
chiesto ai suoi partner di ritardare la presentazione prevista per
il Ces spiazzando quanti avevano già acceso i motori in vista
della grande kermesse di Las Vegas.
Il problema starebbe nel cuore del prodotto, il software, che ha
ottenuto recensioni piuttosto deboli dai primi utilizzatori. Il
software della Google Tv sarebbe troppo complicato da usare
(richiede tra l’altro non solo il telecomando, ma anche mouse e
tastiera, e le finestre per la visione si incrociano con quelle
della web search); al Ces Google doveva presentare un importante
aggiornamento con nuove funzionalità, probabilmente semplificate,
e il ritardo è un passo falso per Big G, secondo il NYT, perché
nel mondo dell’elettronica di consumo il tempismo
nell'arrivare al mercato gioca un ruolo fondamentale.
Gli analisti notano anche che il repentino cambio di programma di
Google riflette una scarsa capacità di Mountain View di
relazionarsi con i partner: “Google come compagnia non si
dimostra particolarmente partner-friendly”, ha detto James L.
McQuivey, analista al Forrester, secondo il quale ci vorrà ancora
un anno perché la Google Tv decolli.
Insomma, la grande promessa della web tv di Mountain View di
portare qualsiasi spettacolo e film in streaming online
direttamente nel salotto di casa sembra lontana. Chi ha già
acquistato la Google Tv (su apparecchio Sony) può guardare
contenuti in arrivo da Netflix o Amazon Tv oppure i film dai canali
tradizionali, ma Nbc, Cbs, Abc e Hulu hanno bloccato la visione dei
loro spettacoli per questioni di protezione del copyright.
Queste difficoltà del colosso di Mountain View a migliorare il suo
software per la Google Tv (e a raggiungere accordi con i produttori
di contenuti), come già accaduto ad altre aziende che si sono
avventurate nello stesso settore, dimostrano quali ostacoli di
natura tecnologica e non solo abbiano impedito alle web tv di
arrivare al mainstream.
“Non commentiamo i rumors e le speculazioni su prodotti che tra
l’altro ancora non esistono”, ha replicato Gina Weakley,
portavoce di Google, riferendosi ai device attesi al Ces. “Il
nostro obiettivo a lungo termine è di collaborare con un’ampia
comunità di produttori di elettronica di consumo per ottenere
l’esperienza di fruizione della tv di prossima generazione.
Stiamo cercando sempre nuovi partner con cui lavorare per portare
ancora più terminali sul mercato nei prossimi anni”. Morale
della favola, per ora la Google Tv resta su apparecchi Sony;
Samsung sarà l’unico nuovo entrante sul mercato al Ces di Las
Vegas, mentre gli altri resteranno in attesa.