E' fatta. A partire dal 1° gennaio l'accesso alle reti
wi-fi non sarà più sottoposto ai vincoli restrittivi previsti dal
Decreto Pisanu cinque anni fa in chiave anti-terroristica. Il
consiglio dei ministri di oggi ha abrogato la norma e inserito la
liberalizzazione del wi-fi nel decreto Milleproroghe.
Plaudono all'unanimità maggioranza e opposizione. Per il
ministro della PA e Innovazione, Renato Brunetta
“la decisione di non prorogare più la validità del Decreto
Pisanu e, quindi, la possibilità di collegarsi liberamente tramite
rete Wi-Fi, senza più bisogno di registrarsi presentando un
documento di identità è un importante successo di questo Governo
che, in tal modo, equipara la normativa italiana in materia di
accesso ad internet a quella degli altri competitor
internazionali”
“Si elimina così” – aggiunge Brunetta – “una delle
principali restrizioni alle nuove modalità di accesso e fruizione
della rete internet e si favorisce la diffusione dei servizi di
connessione e informativi per cittadini e turisti”.
"Da lungo tempo il mio ministero si batteva per la
cancellazione di una normativa senza eguali nel mondo occidentale –
è il commento del ministro della Gioventù Giorgia
Meloni -. Oggi la possibilità di sedersi al tavolino di
un bar e connettersi alla rete con il proprio portatile è una
consuetudine per i cittadini di tutte le nazioni sviluppate. Gli
stessi proponenti originari della norma avevano peraltro ammesso
ormai da tempo la scarsissima utilità per il contrasto al
terrorismo di questa norma, che invece si è rivelata un grave
ostacolo per la diffusione del libero accesso alla rete, e dunque
per lo sviluppo dell'Italia".
"Grazie alla caparbietà e alla lungimiranza di Maroni,
finalmente entriamo in Europa anche per le connessioni senza fili:
d'ora in poi in ogni luogo pubblico potremo connetterci
liberamente alla rete", commentano i deputati della Lega Nord
Davide Caparini, presidente della Commissione per
le Questioni regionali, e Jonny Crosio, componente
della Commissione Poste e Telecomunicazioni. "Bene ha fatto
Maroni a proporre l'abolizione del decreto Pisanu, che decadrà
ufficialmente il primo gennaio 2011 – continuano Caparini e Crosio
-. Si trattava infatti di una norma vetusta e superata che,
imponendo la registrazione per l'accesso alla rete, ha impedito
di fatto la diffusione del wi-fi." I due parlamentari
sottolineano che nel testo del provvedimento viene comunque
mantenuta la necessità di ottenere una licenza del questore per
gli internet point: "Sono state aggiornate le prescrizioni per
gli internet point e i call center al fine di rafforzare gli
strumenti per il contrasto al terrorismo".
"In attesa del testo del decreto va intanto dato atto al
ministro Maroni di aver mantenuto l'impegno preso e va
riconosciuto – il successo dell'iniziativa parlamentare per il
Wi-Fi libero promossa con i colleghi Lanzillotta, Barbareschi e
Rao", sottolinea Paolo Gentiloni,
responsabile Forum Comunicazioni del Pd.
"Grazie alla nostra iniziativa sul wi-fi oggi deciso passo
avanti – commenta Linda Lanzillotta, portavoce di
Alleanza per l'Italia -. Con il decreto milleproroghe il
governo ha sostanzialmente liberalizzato l'accesso al wi-fi.
Diamo atto al Ministro Maroni di avere tenuto fede agli impegni e
rivendichiamo a merito dell'iniziativa parlamentare, da me
promossa, il risultato che oggi si realizza grazie all'impegno
bipartisan di molti parlamentari. Si tratta di una misura
importante per la diffusione dell'uso della rete
nell'interesse della modernizzazione dell'Italia".