Skype è pronta a dimostrare di avere un valido modello di business
e prodotti capaci di convincere i suoi utenti a spendere. Come?
Puntando sul personale: la società della telefonia su Internet ha
intenzione di aumentare lo staff di quasi il 50%, assumendo
ingegneri di prodotto, capaci non solo di ideare nuovi servizi ma
anche di portarli rapidamente al mercato.
L’ambizioso piano assunzioni rappresenta il tentativo, da parte
del nuovo chief executive Tony Bates, di tradurre in guadagni la
crescita di chiamate voce e video. Il marchio è infatti ormai noto
e riconosciuto a livello mondiale e il numero di utenti continua a
moltiplicarsi, ma finora Skype non è riuscita a proporre
un’ampia gamma si servizi premium e Bates ha tutta l’intenzione
di mettere l’acceleratore al business a pagamento della propria
azienda.
“I nostri ingegneri hanno spesso grandi idee, ma il compito di
Skype è portare queste idee alle persone”, afferma Bates in
un’intervista col Financial Times. “Rilasceremo nuovi prodotti
a un ritmo che non avete mai visto prima”.
Skype ha rappresentato il 25% dei minuti di chiamate internazionali
effettuate lo scorso anno, secondo gli ultimi dati di
TeleGeography, contro il 12% del 2009 e il 9% del 2008. Il 40% di
questi minuti sono assorbiti dalle chiamate video. Ma solo 8
milioni dei 124 milioni di utenti Skype pagano per i servizi
premium, pari a 406 milioni di dollari di revenues e 13 milioni di
utile netto.
Per Bates, inglese di nascita ma da 15 anni nella Silicon Valley,
la debolezza del modello di Skype è evidente: la mancanza di
ingegneri capaci di ideare nuovi prodotti e portarli al mercato in
maniera rapida. Skype oggi impiega 850 persone, e la maggior parte
dei suoi ingegneri si trova in Estonia, anche se l’azienda ha
sedi sparse nel mondo: il quartier generale in Lussemburgo, il
marketing a Londra, l’ingegneria audio-video a Stoccolma. Bates
ora vuole fino a 400 nuove persone nello staff e l’80% dovrà
lavorare nella Silicon Valley, che abbonda proprio di quelle figure
professionali di cui Skype ha bisogno.
Il piano strategico prevede un'ampliamento della presenza di
Skype nelle aziende, anche offrendo i Service level agreements che
la maggior parte delle imprese richiede dai fornitori come
garanzia, appunto, di un certo livello del servizio, e creando
nuovi servizi su misura per il mercato enterprise. Ma oltre ad
aggiungere nuovi servizi, Bates si occuperà di consolidare il
posizionamento di Skype come il più noto servizio di comunicazione
via Internet, proseguendo sulla strada degli accordi con altre
aziende come quelli che hanno già portato Skype su tante reti
wireless e televisori di nuova generazione.
“La nostra ambizione è essere presenti sul più ampio numero
possibile di piattaforme”, dichiara Bates. “Non vedo perché
non dovremmo riuscire a raggiungere l’intero pianeta.
L’obiettivo è far comunicare con Skype miliardi di persone”.