L'Antitrust riduce le multe comminate a Telecom e Wind per
pratiche commerciali scorrette relative "alla mancata
predisposizione di un'agile e informale procedura di richiesta
di rimborso del credito residuo sulle schede sim ed integrante un
ostacolo non contrattuale, oneroso o sproporzionato per i
consumatori che intendono risolvere il contratto oppure rivolgersi
a un altro operatore conservando il credito maturato". Le
multe, informa il Bollettino settimanale dell'Autorità,
vengono ridotte, a seguito di una sentenza del Tar che ha
parzialmente dato ragione ai due operatori, per Telecom da 135mila
a 72.500 mentre per Wind da 95mila a 62mila.
Inoltre vengono ridotte le sanzioni comminate al provider Zero9 e
agli operatori Telecom Italia, Vodafone e Wind in relazione alla
campagna pubblicitaria “10 sms gratis”. Anche in questo caso la
decisione segue la sentenza con cui il Tar ha in parte dato ragione
agli operatori annullando le multe precedenti. L'Autorità
aveva sanzionato Zero9 e gli operatori perché la pubblicità di
“10 sms gratis” lasciava intendere che fosse possibile inviare
10 messaggi gratuitamente, mentre in realtà proponeva
l'abbonamento a un servizio di suonerie, loghi e altri prodotti
per cellulari.
Il Tar ha poi annullato la precedente multa per Zero9 poiché
l'Agcm aveva omesso di valutare come attenuante il ravvedimento
operoso attivato dal provider per rimediare al messaggio
pubblicitario ingannevole. Per questa ragione l'Antitrust ha
dunque ridotto la multa di Zero9 da 155mila a 115mila.
L'annullamento delle precedenti multe agli operatori, secondo
il Tar, è dovuto al fatto che l'Autorità non ha tenuto conto
che quella di Telecom, Wind e Vodafone era una condotta
"subvalente rispetto alla condotta attiva del provider che ha
realizzato e diffuso il messaggio". La multa di Telecom,
dunque, passa da 315mila euro a 80mila euro. Quelle di Vodafone e
Wind passano rispettivamente da 285mila a 70mila e da 265mila a
50mila.