Il Csm punta all'efficienza "digitale". Il ministro
per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta e
il vice presidente del Csm Michele Vietti hanno sottoscritto un
protocollo che si pone l’obiettivo di rafforzare e potenziare le
capacità dell'organismo di monitorare e governare il sistema
tabellare e la mobilità del personale della magistratura, la
magistratura onoraria e la formazione professionale nonché di
valutare i dirigenti degli uffici, i quadri semidirettivi e i
singoli magistrati in servizio. Inoltre sarà possibile favorire lo
sviluppo di competenze di management e di azioni volte al
miglioramento della qualità e dell’efficienza
dell’organizzazione giudiziaria e dei suoi servizi.
Il ministro Brunetta supporterà il Csm nella realizzazione di un
nuovo sistema informativo di governo, monitoraggio e valutazione
dei magistrati e dei capi degli uffici giudiziari e, attraverso i
suoi Dipartimenti, lavorerà a una serie di iniziative per
migliorare le prestazioni degli uffici giudiziari italiani nonché
le competenze manageriali dei capi degli uffici, partendo dalle
esperienze realizzate negli ultimi anni nell’ambito del Progetto
Best Practices (finanziato da 18 Regioni e 2 Province autonome per
18 milioni di euro, con la partecipazione di circa 100 uffici
giudiziari) e dell’applicazione del modello Caf (Common
Assessment Framework) per la Giustizia, uno strumento di
autovalutazione creato per fornire un modello che metta in evidenza
punti di forza e punti deboli.
"L'80 per cento dei problemi della giustizia è di tipo
organizzativo, formativo, manageriale – ha detto Brunetta
contestualmente alla firma – Con opportuni investimenti i problemi
sarebbero risolti. Obsolescenza delle tecnologie, ma anche delle
persone sono i veri nodi della giustizi aa cui voglio cercare una
soluzione".