Partirà dal prossimo luglio il potenziamento di alcune dotazioni
infrastrutturali per il servizio di connettività a banda
ultralarga nelle aree rurali della Sardegna. Il progetto, che sarà
ultimato entro il 2012, è il fulcro del della convenzione
operativa siglata a Roma tra la Regione Sardegna e il Ministero
dello Sviluppo economico, con l’obiettivo di completare le
infrastrutture verso tutti i comuni dell'isola che, allo stato
attuale, non risultano ancora connessi in fibra ottica e nei quali
non è stato manifestato nessun interesse di operatori privati alla
loro realizzazione.
In particolare l'intervento, in base alle stime tecniche di
Infratel Italia, soggetto attuatore dell'iniziativa,
interesserà potenzialmente 41 comuni sardi con popolazione
inferiore ai 1.500 abitanti, per una realizzazione complessiva di
infrastrutture superiore ai 400 km di fibra ottica da posare
mediante tecnologia one day dig o attraverso tecniche di
perforazione teleguidata con la posa di tre tubi e di un cavo da 48
fibre. “La sempre maggior diffusione delle infrastrutture e dei
servizi di telecomunicazione nel nostro territorio – spiega
l'assessore degli Affari generali della Regione, Mario Floris –
rappresenta una priorità poiché il miglioramento della
connettività a Internet è un passo importante per favorire lo
sviluppo economico”.
“L'accordo, infatti, in risposta anche alle sollecitazioni di
alcune forze politiche per un totale superamento del digital divide
in Sardegna – prosegue Floris – punta ad estendere i servizi della
banda larga nella consapevolezza che questo intervento possa
incoraggiare la crescita, la diversificazione e l'innovazione
nelle economie delle aree rurali, nonché la riduzione
dell'isolamento fisico e geografico delle zone più marginali
dell'isola”.
Per la realizzazione delle infrastrutture saranno investiti oltre
17 milioni di euro, di cui circa 10 milioni a carico della Regione
sui fondi Feasr di Sviluppo Rurale per la Sardegna 2007-2013 che,
oltre alla proprietà delle opere realizzate con proprie risorse,
usufruirà in comodato d'uso per 20 anni anche di quelle
finanziate direttamente dal Mise. Per la realizzazione degli
interventi è stato, inoltre, costituito un Comitato di Governo
dell'Accordo composto dai due direttori generali degli Affari
generali e della Società dell'informazione e
dell'Agricoltura e da due rappresentanti del ministero.