“I cellulari Nokia non si vendono”. Non lasciano spazio
all’interpretazione le parole del distributore 20:20 Mobile
riportate dal quotidiano finlandese Kauppalehti: Nokia sta perdendo
share proprio sul mercato domestico, quello dei Paesi nordici, a
tutto vantaggio dei modelli più innovativi di smartphone proposti
dalle case concorrenti.
Il gruppo 20:20 Mobile, che ha sede in Gran Bretagna, distribuisce
device mobili a 4.000 negozi dei Paesi nordici. "Quasi tutti
gli smartphone venduti oggi su questi mercati sono o Apple o
Android – i cellulari Nokia proprio non attraggono i
consumatori”, afferma Fredrik Rudberg, managing director di 20:20
Mobile Sweden.
“Il Nokia N8 ha venduto molto bene dopo il lancio in Svezia e
Norvegia, ma Nokia non ha altri modelli di fascia alta”, continua
Rudberg.
Secondo quanto si legge su Kauppalehti, Apple controlla
il 14% del mercato dei cellulari in Svezia nel 2010. In Finlandia,
la quota di Apple è inferiore, ma sta crescendo.
Le dichiarazioni del distributore 20:20 Mobile arrivano in un
momento quanto mai delicato per Nokia: giovedì l’azienda
annuncerà i risultati del quarto trimestre e gli analisti sono
ansiosi di scoprire se la guida del Ceo Stephen Elop, e
l’introduzione di nuovi smartphone con connessione Internet, sono
servite ad arginare la perdita di quote di mercato. Ancora più
atteso, nota il Financial Times oggi, è il piano per rimettere in
moto il business che Elop annuncerà il prossimo mese alla vigilia
del Mobile world congress di Barcellona.
Per alcuni analisti il 2011 sarà l’anno della verità per quello
che resta il leader dei produttori di cellulari, ma le cui quote
sono state pesantemente erose dalla concorrenza: Nokia vende ancora
quasi due terzi di telefoni in più della sua inseguitrice,
Samsung, ma il market share si è ristretto dal 36,7% nel terzo
trimestre 2009 al 28,2% nel terzo trimestre 2010, secondo i dati
Gartner. Ancor più importante l’effetto dell’ingresso sul
mercato di Apple iPhone e dei cellulari Android sulla fascia alta,
il segmento degli smartphone in forte crescita ma su cui Nokia non
sembra aver ancora la capacità di imporsi.
I critici sostengono che le piattaforme Android e Apple iOS offrono
una user experience molto più accattivante del sistema usato da
Nokia, Symbian: oggi i consumatori scelgono i telefoni in base al
software e alle applicazioni web (e-mail, mappe, video). I
cellulari Symbian – prodotti quasi solo dalla finlandese –
hanno perso pesantemente quote di mercato: dal 44,6% del segmento
smartphone al 36,6% in un anno, a fronte di una sensazionale
scalata degli Android (dal 3,5% a quasi il 25%), tanto che alcuni
pensano che Nokia possa nel abbandonare Symbian a favore della
piattaforma di Google oppure di Windows Phone7.
Non tutti condividono però questa ipotesi: Nokia ha investito
pesantmente in Symbian e se adotterà Android, “tutto lo sforzo
sarà stato vano e Nokia diventerà dipendente da Google”, nota
Carolina Milanesi, analista di Gartner. “Secondo me, l’azienda
di Elop non ha altra scelta che continuare a migliorare il software
e sperare di riconquistare gradualmente il mercato”. Senza un
proprio sistema operativo, Nokia sarebbe ridotta a un puro
produttore di hardware, con bassi margini e scarso valore aggiunto,
un po’ come Dell sul mercato dei personal computer.
“Non dobbiamo dimenticare che Nokia è una grande azienda che ha
saputo trasformarsi nel marchio europeo di consumer technology di
maggior successo”, conclude Martin Garner, analista di Ccs
Insight. “Ora però è il momento per Nokia di ritrovare il suo
talento a creare prodotti vincenti. Ha 12 mesi per farlo,
altrimenti sarà messa di fronte a scelte difficili”.