Sul contratto integrativo si devono esprimere i lavoratori della
Selex Sistemi Integrati. Lo sottolinea Sveva Haertter in una nota
la coordinatrice nazionale Fiom-Cgil della società.
“La Fiom esprime soddisfazione rispetto alle dichiarazioni della
Uilm nazionale sul fatto che intende sottoporre al voto la
piattaforma per il Contratto Integrativo Aziendale Selex Sistemi
Integrati e anche l'ipotesi di accordo che ne dovrà scaturire
al termine della trattativa – dichiara la Haertter – Resta il
dubbio sulle ragioni che hanno portato la Fim e la Uilm a non voler
formalizzare questo principio in modo esplicito nella piattaforma,
rifiutando la formulazione proposta dalla Fiom, identica a quella
adottata per le ultime due piattaforme unitarie presentate per il
Contratto nazionale dei metalmeccanici che garantisce il voto non
solo in caso di accordo tra le Organizzazioni Sindacali, ma anche
in caso di un eventuale dissenso tra le stesse".
“Per la Fiom, la democrazia sindacale ed il voto delle
lavoratrici e dei lavoratori sulle piattaforme e sugli accordi che
li riguardano, è un principio imprescindibile.
L'indisponibilità delle altre Organizzazioni a fissare un
sistema di regole certe ed esigibili su tale materia ha reso quindi
impossibile una sintesi unitaria. Va tuttavia precisato che tale
indisponibilità è stata esplicitata formalmente da parte delle
Segreterie nazionali di Fim e Uilm dopo circa 9 mesi dalla
richiesta della Fiom di aprire la discussione su tale
materia".
“In assenza di risposte esplicite da parte di Fim e Uilm sui
tempi previsti per la presentazione della loro piattaforma, la Fiom
ha illustrato da tempo la sua nelle assemblee tenute in tutti i
siti di Selex Sistemi Integrati. La piattaforma è stata poi
approvata tramite referendum a metà gennaio e quindi è stata
presentata all'Azienda il 18 gennaio scorso. Solo
successivamente a tale data, Fim e Uilm, hanno finalmente avviato
il percorso di presentazione della propria piattaforma. La Fiom
continua a pensare che il giudizio finale sugli accordi debba
essere insindacabilmente riconosciuto alle lavoratrici ed ai
lavoratori".