Va avanti la trattativa sui Web-certificati tra i medici e Brunetta
che, però non ha accolto la richiesta, venuta anche dalle Regioni,
di sospendere le sanzioni fino al prossimo 31 dicembre. La prossima
settimana il ministro incontrerà i rappresentanti delle Regioni e,
una volta ascoltate le loro ragioni, convocherà nuovamente le
organizzazioni sindacali. Solo successivamente verrà emanata una
circolare ministeriale ad hoc che eventualmente aggiornerà le
regole in materia di multe. Le parti hanno inoltre deciso di
“sospendere le polemiche sulla materia, almeno fino al prossimo
incontro”.
"Nonostante la dichiarata volontà del ministro Brunetta di
ristabilire un clima di collaborazione con la categoria medica, le
organizzazioni sindacali rappresentative dei medici italiani,
ritengono che l'incontro di questa mattina, sulle criticità
emerse dal sistema di certificazioni online indipendenti dalla
volontà dei medici, sia stato sostanzialmente interlocutorio e non
abbia portato alla soluzione dei numerosi problemi esistenti".
È quanto si legge in un comunicato unitario delle sigle sindacali
che hanno partecipato all'incontro con il ministro della
Pubblica amministrazione sui certificati online. "Le
organizzazioni sindacali – conclude la nota – si riservano di
esprimere il loro giudizio solo nel prossimo incontro con il
ministro Brunetta, che sarà successivo alla definizione condivisa
della nuova circolare e all'annunciato incontro del ministro
con le Regioni".
Nei giorni scorsi la Fimmg aveva lanciato l’ultimo allarme sulle
difficoltà riscontrate dai camici bianchi nell’utilizzo del
nuovo servizio. Oltre la metà dei medici di famiglia (il 56,4%)
riesce a inviare per via telematica più dell’80% dei certificati
di malattia, ma c’è ancora il 16,5% che ne invia meno del 50%.
Dai numeri diffusi dalla federazione risultava anche che l’11,1%
dei medici di famiglia riesce a inviare via web fra il 70 e l’80%
dei certificati mentre il 15,8% ne invia tra il 50 e il 70%.
La risposta di Palazzo Vidoni non si era fatta attendere. Secondo i
dati Inps una settimana dopo l’avvio del servizio era salita al
34% la quota di documenti trasmessi per via telematica.