Metà grandezza, metà costo. È il nuovo mini-iPhone – nome in
codice N97 – che la Apple sta testando e che potrebbe essere
lanciato già dalla prossima estate, dando in questo modo un colpo
sull'acceleratore alla competizione che si sta facendo bollente
sul fronte degli smartphone, con modelli a basso costo che girano
su Android, il sistema operativo made in Google.
Si tratta al momento – come sempre accade per i prodotti della
Apple – di indiscrezioni: la notizia, lanciata dal Wall Street
Journal, ha scatenato la Rete con una serie di congetture
sull'aspetto e le funzionalità del futuro telefonino. Le
teorie si dividono: l'iPhone 5 potrebbe essere di dimensioni
simili all'attuale 4, dotato di minore memoria, display non a
retina e funzioni on the cloud. Oppure potrebbe essere più
sottile, con uno schermo più largo (per stare al passo con gli
altri smartphone sul mercato), chip più potente.
Il taglio dei prezzi andrà a vantaggio non solo dei consumatori ma
prima di tutto degli operatori che vedranno accrescere il proprio
margine di guadagno. Attualmente l'iPhone viene venduto ai
carrier per 625 dollari a pezzo e al pubblico (negli Usa) a 199 con
un contratto per due anni.
Con il piccolo iPhone potrebbe essere rilanciato, gratuitamente,
MobileMe, servizio di storage online, che permetterà di
immagazzinare foto, musica e video in una postazione centrale (su
cloud), oltre a sincronizzare agenda e contatti con computer o
altri terminali, senza bisogno di memoria supplementare.