Aumentano in Italia i rischi connessi alla distribuzione
farmaceutica nonostante la rete del nostro Paese venga considerata
una delle più sicure. Contribuisce a questo incremento soprattutto
il web: in media, dei farmaci commercializzati online, uno su due
è contraffatto. Questo l’argomento principale affrontato nel
corso del Convegno “Contraffazione ed e-commerce farmaceutico”
tenutosi questa mattina al Senato e promosso dall’Associazione
parlamentare per la tutela e prevenzione del diritto alla
prevenzioni.
“Il nostro Paese – ha sottolineato il ministro della Salute
Fazio – è quello che più tempestivamente ha affrontato il
problema della contraffazione dei medicinali e quello che più
velocemente lo ha risolto: oggi solo lo 0,1 % dei farmaci che
circola in Italia sfugge ai canali legali di vendita. La rete
Impact Italia, istituita dal Ministero insieme con l’Istituto
superiore di sanità e l’Agenzia italiana del farmaco sta
lavorando bene, ma occorre metterla a sistema“.
Nel corso dell’intervento il ministro si è poi soffermato sul
tema delle farmacie online attualmente all’attenzione della
Commissione Europea. “L’Italia – ha precisato Fazio – deve
portare in Europa una sua posizione condivisa anche dalle
categorie, non possiamo essere latitanti su questo. Se continuiamo
a fare un’operazione di blocco – ha continuato il ministro –
dovremo lo stesso gestire il problema, perché l’Europa deciderà
comunque” . La richiesta è dunque di apertura del dibattito e la
proposta avanzata da Fazio è di arrivare, in futuro, al controllo
delle vendite on line da parte delle farmacie.
“L’associazione – risponde la presidente di Federfarma Annarosa
Racca – è aperta al confronto, anche all’ipotesi che la farmacia
possa occuparsi della vendita a distanza di medicinali, sempre e
solo su ricetta medica, ma su questo tema si dovrà lavorare molto.
Infatti non è ancora non è passata la prescrizione online, quindi
c’è molto da discutere su questo tema”