Roma chiama Bruxelles: “L’Europa sostenga le Pmi innovative”

La proposta lanciata in occasione della sessione di chiusura dell’Expert Panel andata in scena nella capitale. Pileri: “Siamo di fronte a grandi trasformazioni”

Pubblicato il 18 Feb 2011

Un programma europeo dedicato alle Pmi dei servizi innovativi per
aiutarle a superare le barriere sia culturali, che di altro genere
presenti nel mercato europeo. È questa la proposta lanciata oggi
nella sessione di chiusura dell’Expert Panel che si è tenuta a
Roma alla Commissione europea. Nel rapporto finale del “Meeting
the Challenge of Europe 2020: the Transformative Power of Service
Innovation”, promosso dalla Commissione europea in cooperazione
con Europe Innova e Csit, si è inoltre identificata la necessità
di creare la creazione di un “Centro europeo per l’Innovazione
dei Servizi” al fine di rafforzare i collegamenti tra chi prende
le decisioni politiche, il mondo delle imprese e gli studiosi.
Nel rapporto finale del meeting romano si indica inoltre nelle
Partnership per l’innovazione e nei demostrators (progetti
dimostrativi su larga scala dimensionale e territoriale) un potente
strumento di accelerazione dell’innovazione e della politica
industriale nella Ue.

Infine si chiede che nel prossimo Programma Quadro di Ricerca e
Sviluppo sia data la dovuta considerazione allo sviluppo di
tecnologie per i sistemi intelligenti e sostenibili nei trasporti e
logistica, costruzioni e gestione degli impianti, distribuzione
energia, telecomunicazioni e servizi finanziari.

“Gli importanti risultati prodotti dall’Expert Panel on
Innovation Service in the Eu si possono sintetizzare in un concetto
molto efficace.- ha chiarito Stefano Pileri, presidente di
Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici (Csit) e
rappresentante italiano dell’Expert Panel – Le trasformazioni che
l’economia e la società europea devono affrontare, per
raggiungere gli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva, possono trovare attuazione solo in una prospettiva di
integrazione sempre maggiore fra tecnologie, industria e servizi
innovativi”.

“E’ da qui che nasceranno e, anzi, come questa conferenza ha
dimostrato stanno già nascendo in numerose realtà europee, Italia
inclusa – ha proseguito Pileri – le nuove soluzioni per la
crescita, competitività e produttività dell’economia europea, i
servizi avanzati per i cittadini, la sanità a misura di utente, i
sistemi territoriali a basso impatto ambientale”.

“L’Agenda Digitale europea – ha concluso Pileri –
rappresenta un fattore strategico di accelerazione del cambiamento
e una sfida ambiziosa per ogni paese che voglia darsi
l’opportunità di raggiungere risultati di rilievo. Va in questa
direzione il Progetto Italia Digitale presentato dalla Federazione,
che traccia un percorso per implementare su larga scala tecnologie,
servizi e processi digitali, in una logica di innovazione e messa
in efficienza di settori di grande impatto sociale ed economico
come la sanità, l’energia, la scuola, la giustizia, i servizi
pubblici”.

Alla sessione di oggi della conferenza, sono inoltre intervenuti
Linda Lanzillotta, Paolo Romani, Giorgio Squinzi, Antonio Tajani,
Patrizia Toia, Alberto Tripi.

L’Expert Panel on Innovation Service in the Eu è stato
istituito, agli inizi del 2010, dalla Commissione europea, che ha
chiamato a farne parte 20 esperti europei di alto livello
provenienti dal mondo delle pubbliche amministrazioni, delle
imprese, delle università, di 15 paesi dell’Ue, ai quali è
stato chiesto di fornire indicazioni strategiche su come promuovere
e incrementare l’innovazione nei settori dei servizi e il suo
impatto sulle politiche industriali nell’ambito di Europa 2020.

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