Videoconferenza, tempo di “mobilità”

La video-comunicazione e la telepresence escono dal perimetro aziendale: i grandi player del settore allargano gli orizzonti con soluzioni pensate soprattutto per i terminali mobili. Abi Research: nel 2015 giro d’affari di 5,5 miliardi di dollari

Pubblicato il 28 Feb 2011

Telepresenza e videoconferenza in piena crescita, secondo Abi
Research: +15% anno su anno nel 2010, per un valore di 2,3 miliardi
di dollari a livello mondiale, che salirà a 5,5 miliardi entro il
2015.

Secondo il nuovo report della società di ricerche, una serie di
tecnologie sta facendo da traino al boom della telepresenza, tra
cui le nuove applicazioni per videconferenza su desktop e mobile,
la personal telepresence e il video integrato negli ambienti di
unified communications (Uc). Da un lato l’esperienza della
telepresenza sta diventando più sofisticata e immersiva, con
l’integrazione delle tecnologie 3D e degli ologrammi;
dall’altro, emergono prodotti di telepresenza personale che
aumenteranno la diffusione anche verso il mercato di massa. I
vendor cominciano infatti a proporre la telepresenza anche ai
consumatori, lanciando prodotti per l’utenza domestica.

“Il mercato della telepresenza e della videoconferenza si trova
oggi a un punto di svolta”, afferma Abi, “perché questa
tecnologia comincia a integrarsi su device diversi e a sconfinare
in mercati adiacenti”.

Dal punto di vista dei vendor, una serie di acquisizioni avvenute
tra fine 2009 e inizio 2010 ha portato alla nascita di player più
grandi e forti che offrono portafogli di soluzioni end-to-end, come
nota il senior analyst Subha Rama. “Ma anche se l’industria
vive una fase di consolidamento ai vertici, vediamo anche
l’emergere di nuovi competitor con approcci innovativi e capaci
di modificare le regole del gioco".

Trend dominante nella videoconferenza è la multi-modalità, nota
ancora Abi, legata alla diffusione dei consumer tablet come
l’iPad anche sul mercato enterprise: “Ciò ha spinto i grandi
vendor di Uc a lanciare dei tablet dedicati alle aziende capaci di
supportare la videoconferenza integrata neslle altre soluzioni di
unified communications”, afferma il practice director Dan Shey.
“La telepresenza e la videoconferenza non appartengono più solo
alle sale riunioni, ma la tecnologia è ormai integrata in un
numero crescente di device mobili”.

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