Il modello del made in italy? Con la globalizzazione è diventato
precocemente obsoleto. E la carenza di infrastrutture hi-tech
rischia di compromettere il futuro del nostro Paese in termini di
competitività. A lanciare l'sos è l'Anfov,
l'associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione
che per favorire lo sviluppo di iniziative che possano favorire la
"ripresa" ha dato il via al primo Osservatorio per la
Promozione dell’Innovazione.
Spinta alla realizzazione di sistemi e reti innovative da un lato e
annullamento del digital divide dall'altro sono – sostiene
l'Associazione – "le chiavi per la crescita". Ma è
soprattutto sulla sensibilizzazione delle aziende italiane, in
particolare le Pmi, che bisogna fare leva. “L’innovazione
esiste: la ‘mancanza’ di soluzioni, molto spesso, quindi, non
è dovuta ad una ‘non esistenza’ della soluzione, ma alla
scarsa cultura dell’innovazione presente in impresa",
sottolinea il presidente di Anfov Achille De Tommaso. “ Per
questo è necessario capitalizzare l’esperienza delle imprese
più dinamiche con strategie di condivisione dei fattori,
analizzare soluzioni innovative, anche non italiane, per capirne le
dinamiche di successo, importare i prodotti o imparare con la
consapevolezza che le imprese di tutto il mondo si globalizzano
diventando, spesso all’improvviso, attaccanti sul proprio
territorio”.
Di qui l'idea di dare vita ad un "incubatore" di idee
a supporto dell'innovazione: in maniera pragmatica, si punta a
individuare casi di successo di aziende dinamiche e iniziative
innovative che permettano la condivisione di fattori, culturali,
manageriali e tecnologici, eventualmente stilando documenti
propositivi ad uso delle Autorità di settore.
“Sono convinto – aggiunge Umberto de Julio, Vicepresidente
dell'associazione – che Anfov attraverso tavoli permanenti di
confronto, di proposta, di informazione ed elaborazione di position
paper con e verso gli interlocutori istituzionali possa dare un
contributo importante all’innovazione, soprattutto
sensibilizzando le Pmi che ancora rappresentano un potenziale
inespresso nell’adozione IT, affinché con il tempo si possa
trasferire il concetto di innovazione in maniera quasi osmotica”.