Tariffe di telefonia mobile solidali destinate ai più poveri:
questa l’iniziativa che i grandi operatori telefonici in Francia
si sono impegnati ad attuare entro i prossimi 6 mesi, proponendo un
forfait di 10 euro al mese, con 40 minuti di conversazione ed un
minimo 40 sms, per le fasce meno fortunate della società.
Una tariffa che non nasce per caso ma che è stata decisa al
termine di una serie di consultazioni tra gli operatori e lo Stato.
Presentato dal ministro dell’Industria Eric Besson, questo nuovo
dispositivo era già previsto in una legge per la modernizzazione
dell’economia del 2008. Gli operatori che hanno firmato la
convenzione dispongono adesso di sei mesi di tempo, fino al 6
settembre, per renderla disponibile agli utenti.
Anche se alcuni operatori che già propongono tariffe "low
-cost", come Orange o Sfr, metteranno online la loro offerta
già da questa settimana, con uno specifico logo legato
all’iniziativa. Entro l’estate, si legge oggi sul quotidiano Le
Parisien, dovrebbe anche essere disponibile una “tariffa
solidale” anche per l’accesso internet.
A beneficiare di questi prezzi superscontati, saranno coloro che
percepiscono un reddito minimo di solidarietà (Rsa), che in
Francia è destinato a circa 1,3 milioni di persone in condizioni
economiche particolarmente svantaggiate. Inoltre, la tariffa
"low-cost" è senza impegno di durata, senza spese di
attivazione o disattivazione.
Già nei mesi scorsi, l’associazione Emmaus, storica
organizzazione di sostegno agli emarginati voluta dal religioso
Abbé Pierre, detto "l’apostolo dei diseredati", ha
lanciato in partenariato con Sfr un’offerta di telefonia mobile
solidale.
In particolare, l’associazione propone la vendita di schede
telefoniche prepagate da cinque euro per un’ora di conversazione,
la metà del prezzo già operato da altre compagnie
"low-cost". Sfr si è impegnata a finanziare la
differenza di prezzo per circa 20mila utenti.
Fino a oggi in Francia i programmi di aiuto e sostegno in materia
di telefonia mobile erano scarsamente sviluppati. Da oltre un anno
un altro operatore transalpino, Orange, già propone per le fasce
più deboli della popolazione un forfait che include 40 minuti di
conversazione e 40 sms per 10 euro al mese.
Alcune associazioni, come Reconnect, mettono anche a disposizione
dei meno abbienti un numero telefonico fisso e una segreteria
telefonica. Tutte queste iniziative, osservava nei mesi scorsi il
quotidiano Le Monde, dimostrano che il telefonino non è più
percepito come un bene secondario ma come un "bene
fondamentale, di prima necessità".