Torna l’ombra delle irregolarità sul board di Hewlett-Packard.
Secondo un’analisi effettuata da una società di consulenza
nominata dagli azionisti, il Ceo Leo Apotheker e tre consiglieri
del cda avrebbero violato le regole aziendali quando hanno nominato
i nuovi membri del consiglio d’amministrazione.
La Institutional Shareholder Services sostiene infatti che la
partecipazione del Ceo Apotheker alla nomina di cinque nuovi
consiglieri il 20 gennaio scorso abbia minato l'indipendenza di
tali membri del board e abbia violato le regole di Hp
sull'indipendenza dei membri del consiglio direttivo. "La
partecipazione diretta di Apotheker alla nomina di cinque nuovi
amministratori ci mette in allarme", scrive la Iss nella sua
relazione, rivela Bloomberg News. "Permettere al Ceo di
influenzare direttamente l'individuazione e la nomina di
consiglieri esterni è contrario alle regole della buona condotta
aziendale”.
Un portavoce di Hp ha replicato che la raccomandazione della Iss si
è basata su "un'interpretazione errata del processo con
cui Hp ha individuato, selezionato e nominato i suoi
consiglieri". Inoltre, Hp sostiene che non sarebbe nel
migliore interesse degli azionisti perdere consiglieri esperti e
impegnati nel loro lavoro e che si sono “strettamente attenuti
alle regole”.
Il report dell’Iss è solo l'ultima vicenda che mina
l’immagine dell’integrità del board di Hp, già colpito da
aspre critiche in seguito alle dimissioni dell’ex Ceo Mark Hurd e
alla successiva nomina di Leo Apotheker, ex numero uno della
concorrente Sap. La Iss raccomanda agli azionisti di votare contro
i tre consiglieri coinvolti con Apotheker nelle presunte
irregolarità e la cui rielezione è in agenda per la riunione del
cda di Hp del 23 marzo. Inoltre, la Iss chiede agli shareholder di
respingere la retribuzione proposta per Apotheker, che ammonta,
secondo l'advisor, a 47 milioni di dollari proprio a causa del
ruolo svolto nella scelta dei membri del board.