Roggero (Fujitsu): “L’IT italiano al collasso. Altro che ripresa”

L’Ad della filiale italiana considera la PA un freno all’innovazione, ma il vero ostacolo sul cammino è la mancanza di una strategia chiara e di un piano di investimenti per l’Ict

Pubblicato il 11 Mar 2011

Il mercato IT in risalita? Niente affatto. E l'
"ottimismo" che in parte trapela dal Rapporto Assinform
non corrisponde alla realtà dei fatti. Questo in sintesi il
pensiero di Pierfilippo Roggero, Senior Vice President, Southern &
Western Europe di Fujitsu e Ad e Presidente di Fujitsu Italia.

"Dal mio punto di vista, posso solo notare un mercato IT che
in Italia è decisamente non in linea con quanto emerge nei recenti
dati rilasciati da Assinform – puntualizza Roggero -. L’Italia è
sempre nelle ultime posizioni in merito agli investimenti in
tecnologia e continua a non reggere il confronto con le altre
nazioni della Ue". I motivi secondo Roggero sono da attribuire
"alla lentezza della Pubblica Amministrazione che non compie
mai dei passi decisivi verso l’innovazione tecnologica, ma anche
alla mancanza di una strategia chiara e di un piano di investimenti
definito e funzionale verso l’Ict" "Manca una vera
focalizzazione da parte delle associazioni di categoria sullo
sviluppo innovativo del nostro Paese – aggiunge – che non può
essere raggiunto solamente incrementando l'occupazione
qualificata o incentivando lo sviluppo del ‘made in Italy
tecnologico a supporto dell'export e dell'innovazione
dell'industria e dei servizi".

Secondo Roggero "bisogna creare le condizioni per far si che
l’Italia ritrovi competitività e ritorni ad essere appetibile
per i capitali provenienti dall’estero. La perdita di
competitività dell’Italia è soprattutto un tema di innovazione.
Non c’è un vero recupero di efficienza nel Sistema Paese, il che
si riflette su mille decisioni imprenditoriali. In un mondo
globalizzato è chiaro a tutti che il ruolo delle aziende
multinazionali è sempre più marcato. Le dimensioni
dell’investimento diretto estero in Italia sono storicamente
importanti. Dagli anni Cinquanta in poi si è creato uno stock di
investimento che si è rafforzato con il miracolo economico. Ma
questa massa di investimento è invecchiata, si è ridotta, ed è
oggi minacciata dalle decisioni di investire altrove. Purtroppo, lo
scenario in cui ci troviamo è quello di un’Italia arretrata dal
punto di vista della tecnologia. Un Paese che al momento non ha
più le condizioni di sistema per attirare capitali stranieri”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati