Gli smartphone e le loro applicazioni e le tariffe dei servizi di
dating online fanno il loro ingresso nel paniere dell’Istat
britannica, ovvero la Ons, per calcolare il tasso di inflazione nel
Paese, mentre escono dal basket beni di consumo più tradizionali
che non rappresentano più, secondo l’Office for national
statistics, i trend dei prezzi sul mercato nazionale, come la carne
di spalla di maiale, i distributori automatici di sigarette e i
download per i cellulari.
L'agenzia statistica del Regno Unito utilizza un paniere di
beni e servizi di largo consumo per compilare l'indice dei
prezzi e dell’inflazione. Ogni mese l’Ons raccoglie 180mila
prezzi di circa 650 beni e servizi di svariate categorie, tra cui
cibo, vestiario, trasporti, ristorazione e attività ricreative.
Una volta all’anno, l'ufficio riesamina il contenuto del
carrello, eliminando i beni che le persone non comprano più molto
spesso e aggiungendo quelli i cui acquisti risultano in crescita.
E’ così che le apps hanno sostituito i download per cellulare,
come le suonerie, per riflettere meglio le abitudini dei
consumatori, spiega l’agenzia britannica.
"Molti di questi nuovi prodotti dimostrano come la tecnologia
sta cambiando le nostre vite", afferma Phil Gooding,
statistico dell’Ons.
"Smartphone e applicazioni sono
diventati indispensabili per molti per comunicare e cercare
informazioni. Allo stesso modo, un numero crescente di persone oggi
cerca un partner sui siti di incontri online".
Ma che cosa rivela il nuovo “basket” sul tasso di inflazione in
Gran Bretagna? Si attesta al 4%, il doppio dell’obiettivo (2%)
fissato dalla Bank of England.