Nel 2010 la raccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed
elettroniche (Raee) è cresciuta del 27% rispetto allo scorso anno
e ha raggiunto quota 4 kg per abitante, l'obiettivo minimo
previsto dalla normativa europea. È quanto emerge dal Rapporto annuale 2010 sul
sistema di ritiro e trattamento dei Raee, stilato dal Centro di
Coordinamento Raee.
Stando ai dati le missioni di ritiro sono state poco meno di
140mila, con una media di 380 ritiri al giorno; sono cresciuti
anche i Centri di Raccolta (+17%) che oggi servono l'89,6%
della popolazione ovvero 54 milioni di italiani residenti in oltre
6mila Comuni.
“L'Italia è ancora lontana dal valore medio di raccolta
dell'Europa pari a 7 kg procapite ma l'obiettivo raggiunto
è comunque importante – spiega Danilo Bonato, presidente del
Centro di coordinamento dei Raee – a soli 3 anni dall'avvio
del processo”.
Tv e monitor sono gli apparecchi per i quali è cresciuta di più
la raccolta (+40%), rispetto ai frigoriferi e condizionatori
(+29%), ai piccoli elettrodomestici (+21%) e alle sorgenti luminose
(+23%).
Nell'ultimo anno, a dare una decisiva spinta alla raccolta dei
Raee è stata anche l'entrata in vigore del decreto
ministeriale che regola il ritiro cosiddetto “uno contro uno”
ovvero il processo che obbliga i commercianti a ritirare dai
consumatori il vecchio apparecchio elettronico o elettrico, al
momento dell'acquisto di un prodotto equivalente.
Per quanto riguarda il dettaglio territoriale: complessivamente, le
regioni italiane hanno ricevuto dal sistema premiante per la
raccolta dei Raee 5,4 milioni di euro.
In tutte le Regioni italiane si è registrato un trend di crescita
positivo nella raccolta dei Raee nonostante persistano delle
differenze. Le regioni del Nord hanno raggiunto risultati migliori
soprattutto in termini di media pro-capite. Tutte, infatti, si
trovano al di sopra della media nazionale di 4,07 kg/abitante, ad
esempio il Trentino Alto Adige, che quest'anno si aggiudica la
medaglia d'argento come Regione più virtuosa, raggiunge una
media pro-capite di 6,92 kg/abitante. La Lombardia raccoglie più
Raee in termini assoluti con 47.101.503 kg, la Valle d'Aosta e
l'Emilia Romagna, infine, riescono a servire il 100% della
popolazione residente in Regione.
Nel Centro Italia restano ancora delle difficoltà nonostante sia
la zona d'Italia che ospita la Regione più virtuosa del 2010:
l'Umbria, che ha una raccolta pro-capite pari a 7,16
kg/abitante, il dato più alto d'Italia. Questo non permette
alla zona del Centro Italia di superare la media nazionale,
fermandosi a 3,71 kg/abitante.
Ancora in forte ritardo le regioni del Sud che, sebbene registrino
un forte incremento medio nella raccolta (+45%), restano ancora
molto al di sotto della media nazionale (2,53 kg/ab.). Da
ricordare, comunque, alcuni casi di eccellenza come la Sardegna,
che ha una raccolta pro-capite del 5,76 kg/ab., e la Sicilia, che,
in un solo anno, ha quasi triplicato le quantità raccolte.
"Nel corso degli ultimi tre anni il Rapporto sulla Gestione
dei Raee ha sempre riservato sorprese e dati incoraggianti –
commenta il ministro per l’Ambiente, Stefania Prestigiacomo – Il
2010 ha confermato questa tendenza positiva registrando trend di
crescita eccezionali nella raccolta sia a livello nazionale che
regionale".
"Lo scorso anno è stato segnato anche dal nostro decreto
ministeriale che introduce il cosiddetto ritiro uno contro uno-
conclude la Prestigiacomo- nei prossimi mesi il ministero
dell'Ambiente conta di proseguire il percorso di sostegno e
promozione della raccolta dei Raee con l'obiettivo di
incrementare ulteriormente i quantitativi raccolti e diffondere tra
i cittadini la consapevolezza che questa tipologia di
rifiuti".