Larry Page si è insediato come Ceo solo ieri e Google è già alle
prese con i primi “abbandoni”. Il motore di ricerca perde
infatti Jonathan Rosenberg, il senior vice president Product
Management che per nove anni ha curato lo sviluppo dei prodotti
consumer e business di Mountain View.
Rosenberg ha scritto in una e-mail ai dirigenti dove spiega i
motivi delle sue dimissioni; dimissioni che non sarebbero legate a
divergenze con il nuovo Ceo. Semplicemente Page aveva chiesto ai
suoi manager un impegno a lungo termine per l'azienda che
Rosenberg non si è sentito di poter dare, avendo già pianificato
di lasciare Google entro il 2013, cioè quando entrambi i suoi
figli avessero raggiunto l'età del college.
“Vista la richiesta di Page – precisa un portavoce di Mountain
View – Rosenberg si è sentito di dover lasciare Google ora”.
Rosenberg, 49 anni, è stato “supervisor” di product manager di
caratura come Marissa Mayer, responsabile dei servizi
location-based, di Sundar Pichai, che gestisce il browser e il
sistema operativo Chrome, e di Salar Kamangar, che dirige
YouTube.
Rosenberg dovrebbe lasciare entro l'estate, dando così tempo a
Page di decidere chi sarà il suo successore.
Secondo la stampa Usa, però, l’addio di Rosenberg sarebbe stato
causato proprio dal nuovo corso inaugurato da Page, che avrebbe fin
da subito chiarito di volere un rapporto diretto con i suoi Product
manager, sancendo così la fine del ruolo finora ricoperto da
Rosenberg. In altre parole è possibile che l’ex ragazzo
prodigio, fondatore insieme a Brin del motore di ricerca, non
chiami nessuno a sedere sulla poltrona di Rosenberg.
"Rosenberg – ha detto Page – ha costruito un team
straordinario, assumendo persone straordinarie che hanno creato
prodotti incredibili di cui beneficiano oltre un miliardo di utenti
in tutto il mondo".
A sottolineare le doti del manager anche l’ex timoniere, Eric
Schmidt. “Rosenberg è stato fondamentale per il nostro successo
nel corso degli ultimi nove anni".