"Introdurre nella Costituzione italiana l'articolo 21 bis
per garantire a tutti i cittadini il diritto di accedere alla rete
Internet". E' quanto chiede la mozione promossa dal Gruppo
del Pd e approvata oggi dal Consiglio provinciale di Roma. A darne
notizia, in una nota, i primi firmatari il capogruppo Emiliano
Minnucci e il consigliere Daniele Leodori. L'art. 21 bis – si
legge nella nota – secondo quanto proposto dal giurista e
costituzionalista Stefano Rodotà citerebbe: "Tutti hanno
eguale diritto di accedere alla Rete Internet, in condizione di
parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano
ogni ostacolo di ordine economico e sociale".
"Sosteniamo l'accesso alla rete e quindi la diffusione del
wi-fi e della banda larga – spiega Minnucci- come un obbligo di
servizio universale fino a chiederne il riconoscimento legislativo
come corollario all'attuale art.21 della Costituzione sulla
libertà di stampa. Si tratta di un provvedimento che segue la
strada dell'innovazione, dei diritti, dell'opportunità di
crescita e di apertura in un mondo in cambiamento. Ostacolare tale
cambiamento vuol dire chiudere orizzonti di sviluppo e
conoscenza".
"Per questo – aggiunge Leodori – la Provincia ha da tempo
varato il Piano innovazione contro il digital divide promuovendo la
diffusione di una rete wi-fi accessibile gratuitamente. Sono ormai
500 le postazioni attivate dall'amministrazione Zingaretti sul
territorio provinciale".
"Spiace- riprende Minnucci- dover invece sottolineare il
comportamento dell'opposizione in aula che si e' schierato
contro questa mozione fino a teorizzare la necessità di dover
temere la rete, in una censura condannabile come reazionaria e
liberticida. Oltre all'atteggiamento vergognosamente
ostruzionistico del centrodestra nella seduta del Consiglio
provinciale di oggi la maggioranza denuncia la gestione totalmente
parziale dell'aula da parte del vicepresidente vicario
Petrocchi che ha interrotto la discussione per favorire la sua
parte politica. A fronte di un evidente regolarità del voto sul
punto all'ordine del giorno, il vicepresidente ha palesemente
violato il regolamento. Ci aspettiamo dall'opposizione rispetto
delle istituzioni e senso di responsabilità che faccia perseguire
l'interesse dei cittadini piuttosto che la polemica
strumentale".